Una giornata che politicamente sugella un punto o anche due a favore di Francesco Maria Rubano nellòa ormai diuturna battaglia politia e mediatica con Clemente Mastella.
La questione dei termini di scadenza della presentazione delle liste sbagliati, questione sollevata da una vecchia conoscenza mastelliana, quel Domenico Parisi sindaco di Limatola e passato armi e bagagli in Forza Italia, è apparsa suffragata dai fatti se è vero come è vero che la Provincia si è vista costretta, dopo una mattinata al calor bianco sull’asse Rocca-Palazzo Mosti e la presenza di Nicola Boccalone a Via Annunziata non è aparsa affatto casuale, ad ammettere l’errore del conteggio e costretto il presidente Lombardi, con atto in autotutela e cioè il potere della pubblica amministrazione di annullare e revocare i provvedimenti amministrativi già adottati, a rettificare la data di svolgimento delle Elezioni del Consiglio Provinciale di Benevento che non è più il 20 bensì giovedi 21 dicembre.
“Un errore di calcolo”, dicono dalla Rocca,” che abbiamo provveduto a sanare”, il laconico il comunicato ma resta l’imbarazzo provocato da un errore e il dato politico visto che è stata Forza Italia a denunciarne l’inciampo con l’intento di deragliare Mastella. E non si è fatto attendere il commento di Francesco Rubano affidato ai social. “Zero, questo è l’unico voto in pagella che meritano i signori che occupano l’ente, c’è poco altro da aggiungere”, il tagliente commento del deputato azzurro.
Appare ovvio che il clima di nervosismo che si è respirato stamattina a Palazzo Mosti è apparso patente. Facce scure e un andirivieni frenetico di vicesindaco, assessori e consiglieri nel bel mezzo del Question Time in aula, a turno chiamati al piano nobile da un Mastella che raccontano palesemente arrabbiato per quanto si stesse verificando. Nel clima da lunghi coltelli coinvolti anche i quadri burocratici, insomma un bailamme che non ha risparmiato proprio nessuno. E a rendere ancora più stizzosa la giornata la notizia per il sindaco della candidatura a Montesarchio di Anna Iachetta che porta con sè anche sei consiglieri comunali ed era quella che lo stesso Mastella, si vocifera, avrebbe volentieri candidato.