Ucci se ne va e arriva Lepore. Di primo acchitto sembrerebbe un nuovo colpo di maglio a Gino Abbate dopo l’esclusione del consigliere dal vertice von De Luca e il depauperamento del gruppo per via dell’atteggiamento di Greco sui debiti fuori bilancio. Ora c’è questa nuova situazione che sia Ucci che Abbate avrebbero concordato con Mastella e che scava un solco sempre più profondo anche perché la scelta di Lepore, “riesumato” dalla naftalina, è un atto preciso di orientamento da parte del sindaco: dare maggiore spazio politico a De Pierro e all’ala più oltranzista del suo cerchio magico e se costoro si possono ancora definire deluchiani mandare un messaggio anche al presidente.
Il controllo della segreteria cittadina che passa direttamente ai pasdaran. Ucci che accoglie l’avvicendamento e parla di scarso tempo per curarsi delle vicende cittadine del partito è francamente quasi una boutade. Tutto il rispetto per i Lions ma c’è di fatto che gli spazi di manovra politica erano ridotti a lumicino e poi libero da impegni Ucci potrà meglio guardarsi attorno e magari avviare un dialogo a destra, sua casa politica da sempre.
Abbate incassa. È sempre più distante dal sindaco, non ha digerito affatto l’esclusione dal vertice von De Luca e guarda alla manovra di avvicinamento con Renzi in modo assai perplesso. Il governatore gioca su più tavoli perché la situazione politica è davvero un labirinto. E in questo quadro frastagliato prova ad inserirsi l’inesauribile Mastella che cementa la situazione a casa sua e si offre alla disponibilità con De Luca.
L’avvicinamento a Renzi può fare gioco anche a Cienzo che potrebbe averne bisogno nella lotta che sta imbastendo contro la segreteria del suo partito sul terzo mandato. Addirittura di potrebbe profilare all’orizzonte la proposta di un gruppo unico tra mastelliani e Italia Viva che in realtà in Consiglio regionale è controllato dallo stesso presidente, mica da Renzi. Una soluzione cui Abbate ha gia’ fatto capire di non aderire né ora, né mai.
Che dire, momento delicatissimo in cui pero’ Mastella ha gia’ deciso che posizione prendere. Nessuno spazio per critiche interne figuriamoci le dissidenze, si marcia compatti e allora premia i pasdaran e forse a questo punto anche in giunta qualcosa cambierà e Carmen Coppola, giocoforza, finisce sulla graticola. Così come i consiglieri abbatiani o forse il solo Farese che con Ginettaccio ha relazioni metapolitiche. Momento delicato, anzi delicatissimo.