E’ un periodo che definire intenso è altamente riduttivo per lo spumeggiante sindaco di Benevento che di mollare la presa non ne ha proprio nessuna intenzione. E perchè mai dovrebbe, si può obiettare, e infatti non ne ha la benchè minima intenzione perchè lo stare in prima linea, architettare future scenografie politiche, allacciare contatti è nel suo dna di mezzo secolo di attività politica per cui se pure i suoi interlocutori non lo eleggano a quel rango che cultura e tradizione politica dovrebbero imporre, a lui questa cosa interessa assai poco perchè agisce secondo quello che sente e poco importa se poi sarà votato all’insuccesso o agli allori del successo.
Il demone socratico che alberga in lui domina su tutte le contingenze, lo governa e lo guida. E allora Renzi, De Luca, i suoi accoliti che fanno concorsi da pubblici amministratori, quelli che lo tirano per la giacca, i cadreghisti di carriera, Ginettaccio e il suo sigaro et similia lo tangono assai poco, anzi ne costituiscono linfa vitale; lui va dritto per la sua strada. Stamane alla partita del cuore, che lo ha visto anche protagonista negli anni passati, è parso quasi in campagna elettorale amministrativa quando gli è stata ricordata la reprimenda del PD alla sua gestione del Comune di Benevento.
E giù con il canovaccio di sempre, le colpe degli altri, una città sgangherata che gli hanno lasciato in dote, ma se l’avessero ben governata lui non starebbe a Palazzo Mosti, insomma niente di nuovo sotto il sole degli ultimi sette anni ma è alla fine, in cauda venenum, che Mastella si supera, quando invita a votare tutti meno che loro, suoi avversrari del pd sannita, quando si andrà di nuovo alle urne.
le dichiarazioni nel video che segue