Il «Miracolo» dei concorsi alla Provincia di Benevento, denunciato dal Fatto Quotidiano del 15 novembre, è una pagina indecorosa della politica locale che lede l’autorevolezza delle istituzioni e mina ancor più la credibilità di una certa classe dirigente. Emblema di una ben nota e consumata modalità di interpretazione/gestione della cosa pubblica, è uno schiaffo persino al «senso della misura» e al pudore del limite.” Cosi in una nota il Gruppo Pd del consiglio Provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero, Raffaele Bonavita e Raffaele De Longis
Limite che, purtroppo, era stato già travolto in occasione delle ultime amministrative della città di Benevento allorché, per la prima volta nella storia del Sannio (e non solo), una prestigiosa istituzione, la Provincia di Benevento, al tempo guidata dall’ex presidente Di Maria, si prestò allo scempio di organizzare una lista per concorrere alle elezioni del comune capoluogo. Una cosa sbalorditiva. Lo stesso fece il Consorzio ASI, ente pubblico economico partecipato in via esclusiva da enti pubblici.
Fu messo in scena uno spettacolo indecente che, probabilmente, trova il suo compimento nel «Miracolo» di cui alla lodevole iniziativa del Fatto Quotidiano. Inutile evidenziare quale sia la (in)cultura politica che fa da sfondo a tutto questo. Una (in)cultura che, difronte al suo inesorabile declino, ha fretta di saziare gli ultimi famelici istinti.”