Altrabenevento torna sulla questione degli emolumenti dei consiglieri comunali in riferimento alle sedute di commissione. Corona e la sua associazione ha imbastito nei mesi passati un vero e proprio serrate contro ciò che ritiene un malcostume unanimemente accettato, da maggioranza e opposizione, e rivolge la sua attenzione al numero delle riunioni delle commissioni consiliari che discutono anche del “sesso degli angeli”, dice con ironia e il cui numero di sedute negli ultimi due anni è aumentato moltissimo e poassa ad elencare l’incremento.
“Dall’insediamento nell’ottobre del 2021 alla fine dello stesso anno, il massimo era di € 1.183,61 e pertanto ad ogni consigliere il Comune poteva pagare ogni mese non più di 27 gettoni per partecipare ai consigli comunali (in media 1 o 2 al mese) e 25 commissioni, circa una al giorno.
Dal primo gennaio 2022 il tetto del compenso ai consiglieri è salito a € 1.706,74 mensili con 40 gettoni da pagare.
Dagli inizi del 2023 il compenso massimo è aumentato ancora di più e adesso è di euro 2.002,92 al mese (poco meno del doppio dei compensi previsti al momento delle nomine) ma gli eletti per meritare questa cifra considerevole devono partecipare a circa 46 sedute di consiglio e commissioni consiliari in 22 giorni feriali.”
Altrabenevento pone quesiti. “Che cosa fanno per tanto tempo i consiglieri? Le sedute di Consiglio Comunale sono una o due al mese, per il resto devono partecipare alle commissioni. In verità l’attività del Comune di Benevento è rimasta quella solita degli anni passati e allora perché i consiglieri comunali si devono vedere il doppio delle volte? Per fare cosa? Sono necessarie tante commissioni oppure servono a giustificare molti gettoni per arrivare ai duemila euro al mese?
E allora ecco che dagli inizi di quest’anno i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, hanno sentito il bisogno di incontrarsi per avere “informazioni” nelle sedute che durano meno di un’ora, sulla carta, ma in realtà pochi minuti, per notizie che avrebbero potuto assumere con un normale messaggino.
Gran parte dei consiglieri partecipa a distanza, con il collegamento on line dal cellulare, per il gettone di 43 euro a fronte di un impegno di pochi minuti. E’ una prassi scandalosa, uno schiaffo ai disoccupati o ai lavoratori che combattono per avere un salario minimo di nove euro all’ora.
Finora il sindaco Mastella non aveva battuto ciglia ma recentemente ha richiamato i presidenti delle commissioni chiedendo che siano convocate solo le sedute “necessarie” e senza la presenza dei dirigenti. Si risentito Luigi Scarinzi, presidente della Commissione lavori Pubblici e segretario della Segreteria Politica del sindaco.
Dagli inizi del 2023 il Comune di Benevento ha pagato ai 31 consiglieri comunali 6.530 gettoni di presenza per un totale di € 267.761,40 (30% in più di quanto pagato per lo stesso periodo, gennaio- settembre, del 2022).
Ma non tutti percepiscono lo stesso compenso, dipende sempre dalla partecipazione alle sedute delle commissioni. Però i pagamenti ai singoli consiglieri sono coperti da segreto.
Infatti, nel documento allegato alle Determine di Liquidazioni del Segretario Generale c’è solo una tabella con i compensi pagati ma non ci sono i nomi dei consiglieri, compaiono solo strani numeri di matricola assegnati con criteri misteriosi che non consentono di individuare il soggetto.
E’ una “prassi” inaccettabile, chiara violazione delle norme sulla “trasparenza” che ha sbandierato il vice sindaco Francesco De Pierro in un recente corso di formazione per i dipendenti dell’Ente. Il diritto alla “privacy” non vale per compensi ai consiglieri che, infatti, ogni anno sono tenuti a dichiarare quanto hanno percepito dall’Ente.
Per questo motivo Altra Benevento pubblica il numero di matricola e il nome del corrispondente consigliere comunale:
2156-Barbieri Italo; 2026-Capuano Antonio; 2157-De Lipsis Luca; 2158-De Longis Raffaele; 2159-De Lorenzo Giovanni; 2160-De Mercurio Adele; 2171-De Stasio Rosa; 2161-Farese Francesco; 2100-Fioretti Floriana; 2162-Franzese Mara; 2012-Giorgione Gerardo; 2163-Greco Alboino; 2039-Guerra Rosario; 2164-Iannelli Loredana; 2104-Lauro Vincenzo; 2154-Martignetti Alfredo; 2170-Megna Giovanna; 2079-Miceli Angelo; 2151-Mignone Maria Carmela; 2165 -Moretti Angelo; 2110-Palladino Marcello; 2048-Panunzio Umberto; 2166-Perifano Luigi Diego; 2167-Petrone Luisa; 2168-Picariello Antonio; 2169-Piccaluga Principe Luigia; 2058-Scarinzi Luigi; 2138-Sguera Vincenzo; 2139-Tomaciello Dell’Oste Rita Annalisa; 2140-Varricchio Maria Letizia; 2141-Zanone Giovanni.
Conosciuti i nomi dei consiglieri nascosti dalle matricole, adesso tutti i cittadini possono sapere quanto percepiscono i rappresentanti del popolo.
E’ facile quindi verificare che da gennaio a settembre di quest’anno i più pagati sono stati Antonio Picariello e Luigi Scarinzi, sul podio a pari merito perché hanno percepito lo stesso compenso: 17.294,22 euro (in media 1.920 euro al mese, per sei mesi hanno ricevuto il massimo consentito) per circa 450 sedute di consiglio o di commissione, con un picco di 69 presenze in un solo mese (più di tre al giorno) per Picariello e 57 per Scarinzi.
I compensi del Comune si aggiungono allo stipendio che i due consiglieri di maggioranza percepiscono per intero, il primo dall’ACER (ex IACP) e il secondo dalla ASL, anche quando si assentano per i consigli comunali e le commissioni.
Il secondo in graduatoria è Antonio Capuano, sempre di maggioranza, imprenditore libero professionista, che ha percepito in nove mesi € 17.122,62 (per sei mesi il massimo consentito) per 440 gettoni con un picco di 62 in un solo mese.
Terzo sul podio è Rosetta De Stasio, consigliere di minoranza, avvocato libero professionista, che ha ricevuto € 17.079,72 (sei mesi al massimo consentito) per 434 gettoni di presenza, con un picco di 60 a luglio (3 consigli comunali e 57 commissioni consiliari).”