La notizia in realtà è una non notizia: Mimmo Matera accetta l’invito degli iscritti e dei simpatizzanti di Fratelli d’Itali e decide di avanzare la sua candidatura a presidente provinciale del partito della Fiamma in vista del congresso provinciale di Fratelli d’Italia che si terrà a Benevento il prossimo 12 novembre. Matera rompe quindi quel piccolo diaframma di incertezza che c’era tra se e la sua riconferma al timone del partito, ammette di avere provato a trovare vie diverse rispetto alla decisione di restare alla guida di Fratelli d’Italia del Sannio, così come aveva affermato nell’intervista rilasciata al tg di Lab Tv, ma alla fine cede alla richiesta della base di presentare la sua candidatura unitaria per il congresso.
I numeri appaiono lusinghieri; al 30 settembre si contano 834 tesserati in provincia tra i quali 4 sindaci, un presidente di comunità montana, due assessori di comunità montana, cinque vicesindaci, dieci assessori comunali e quarantaquattro consiglieri comunali.
Prevale, pertanto, la linea della conservazione. Il partito riconosce al proprio senatore la leadership assoluta e quindi la chiarezza della linea politica che si andrà ad assumere in vista dei grandi appuntamenti futuri, se ci saranno, e il riferimento va alle Provinciali il cui termine è fissato al 20 di dicembre. Occorrerà riaprire il dialogo con gli altri due partiti della coalizione, oggi il vicesegretario di Forza Italia Giorgione, sempre al nostro tg, aveva affermato di avere inoltrato ai partners l’invito a tornare a sedersi attorno ad un tavolo politico per rilanciare l’unità del centrodestra che dalle nostre parti è molto lontano dal verificarsi.
Le alchimie tattiche conducono però a prospettive diverse con Forza Italia e Fratelli d’Italia che dialogano proficuamente con altri soggetti politici ma molto meno fra di loro e questo non apre spiragli particolarmente incoraggianti. In più pesa e molto il tenore delle relazioni assai complicate fra i due leaders Rubano e Matera a rendere difficile il piano di riallineamento dei rapporti. In buona sostanza Fratelli d’Italia non ritiene prioritario affrontare il tema dell’unità preferendo una posizione di attesa e questo non può che far piacere anche ad un Mastella in oggettiva difficoltà, al suo interno e nel complesso del quadro delle convergenze da realizzare per evitare l’isolamento.
