Le Provinciali del 20 dicembre. La scadenza però potrebbe essere scavalcata dalla nuova legge elettorale che il Parlamento sta varando e che addirittura potrebbe essere operativa già dal 2024 ma i tempi potrebbero preludere anche al 2025. Rebus sic stantibus, vale a dire tornare a votare con la vecchia normativa, per Mastella e il suo partito il compito di mantenere la Rocca potrebbe essere più agevole potendo contare sul Consiglio beneventano che vanta un pondus maggiore rispetto agli altri consessi dei vari comuni trattandosi di elezioni di secondo livello dove il voto è limitato a sindaci e consiglieri comunali.
Ben più complesso il discorso se ci sarà il ritorno del suffragio universale, in questo caso entrano in campo dinamiche molto diverse e per il sindaco di Benevento si fa dura se non riuscirà a comporre un quadro di alleanze che per ora non c’è. In prospettiva futura potrebbe trovare un’intesa con Renzi e la sua Italia Viva ma è una opzione che per ora non trova conferme nella controparte neppure per le Europee.
Ma anche il voto ponderato potrebbe costituire un rebus per il sindaco di Benevento che è alle prese con nervosismi e mugugni all’interno della sua maggioranza consiliare, la levata di scudi di Gino Abbate è un po la cartina di tornasole di come la pace non regni a Via Annunziata. Le liste potrebbero essere un ulteriore motivo di frizione se è vero quanto riporta Gianni De Blasio e che cioè Mastella premi Capuano e Panunzio bloccando ogni altra velleità.
Quella di Gigi Scarinzi, per esempio, e proprio oggi lo stesso Sannio Quotidiano riportava l’indiscrezione che Scarinzi stesse seriamente pensando a dimettersi dalla presidenza della sua commissione per motivi tutto sommato assai blandi ma a due giorni dalla indiscrezione riportata dallo stesso giornale.
Insomma il nervosismo è patente, a Benevento come in provincia, dove Mastella, oggi ai funerali della suocera circondato da tutto il suo stato maggiore e dall’amico Della Valle ma da pochi consiglieri e tra questi non quelli di fede abbatiana, perde la collaborazione di San Giorgio del Sannio, Torrecuso e Montesarchio e non è poco.