E’ un periodo di stanca, questo, in riferimento alla bagarre politica in seno alla maggioranza di Mastella. Il sindaco è passato da un ministro all’altro, ha riassaporato l’aria d’alta quota delle relazioni importanti, ha intrrodotto temi altissimi e oggi la presenza del direttore del Museo Egizio di Torino Greco e della menager Christillin ne è stata una prova ulteriore.
Senza alcuna ritrosia, il sindaco ha aperto le porte del suo studio a tutti, compreso i giornalisti, e davanti a tutti ha dialogato con gli illustri ospiti, magari fosse sempre così. Ha invitato i suoi a presenziare in gran copia, insomma si è preso la scena così come ha fatto con Sangiuliano e in precedenza con gli intervenuti a Sud Invest.
Ha affrontato ciò che ritiene essenziale per assicurarsi un posto nella storia dei sindaci della città, in questo caso Arcos che si trasforma in un museo egizio a sè stante, ma in generale coglie occasioni per porsi in evidenza e questo lo aiuta ad allontanare da se i problemi che lo attanagliano “fere cotidie”. I sussulti di una parte della sua maggioranza, per esempio, e quella abbatiana in particolare.
Non è riiscito a fermare la voglia di autonomia di Palladino che chgiede di più e non lo si puà certo accontentare con la presidenza di una commissione, insomma quando si spengono le luci della ribalta eccolo tornare nei meandri delle beghe da cui tenta di dissociarsi non sempre riuscendoci. La questione Palladino. Francesco Farese sostiene, senza crederci troppo nemmeno lui, che il fatto è derubricabile a cosa isolata
