Non è un periodo felice per l’amministrazione Mastella. Il buon successo che è derivato dalla venuta lunedi del ministro Sangiuliano, cui il sindaco ha fatto parecchie richieste ricevendo garbate assicurazioni ma che poi dovranno essere avvalorate dai fatti, e prima ancora la visita del Ministro degli Interni Piantedosi, si possono circoscrivere ad una vetrina personale del leader di Noi di Centro, un momento di glamour in cui s’è rivista anche Sandra Lonardo ormai assente dalle scene dai tempi delle elezioni politiche.
Per Mastella quindi, una ribalta probabilmente effimera visto che all’orizzonte gli scenari sono assai incerti. Sul piano più generale della dinamica politica si assiste ad una sorta di azione tricefala, condotta da personalità eminenti del mastellismo solo apparentemente in chiave autonoma. E allora Abbate, sempre più nebuloso, che dialoga con settori del Pd sannita, magari interessati a lui e ai suoi ma poco a Mastella, quelli di Essere Democratici in direzione di Renzi e per cui vale lo stesso assiomna e Barone che invece ha aperti i canali con Forza Italia e con Rubano ma anche qui il disco rosso per Mastella è scontato.
In definitiva il sindaco lascia briglia sciolta a i suoi che se la prendono tutta con la speranza che qualcuno trovi un varco nel quale possa infilarsi per rinverdire i fasti del viandantismo. Ovvio che l’andamento in fieri di questa fase lascia aperti tutti i potenziali sviluppi anche perchè a Mastella va riconosciuto acume e quella capacità camaleontica che ha contraddistinto la sua parabola politica.
In ottica interna, la questione di Marcello Palladino scalfisce la compattezza della maggioranza. Gigi Scarinzi, responsabile dell’ufficio politico di Mastella, depotenzia il caso e lo riconduce ad una mera affermazione circoscritta del consigliere abbatiano. “Tutto è statpo concordato col sindaco”, dice Scarinzi, ma resta la discesa di Mastella tra i banchi che spesso si è interpretata come extrema ratio di situazioni complesse.
le dichiarazioni nel video che segue