Luci ed ombre per Mastella
Politica
Una giornata densa quella appena trascorsa a Benevento. La presenza del ministro Sangiuliano è stata salutata dal sindaco Mastella come assai proficua per le promesse fatte, vedremo poi fino a che punto sorrette da concretezza, ma di certo essa ha rappresentato per Mastella una buona occasione di rilancio della sua immagine e una vetrina per la città. Nelle poche ore che Sangiuliano ha vissuto a Benevento l’inaugurazione dell’Hortus è stata senz’altro la parte fondamentale; dinanzi agli occhi torvi di Francesco Rubano, Mastella ha preso la scena è apparso protagonista cogliendo anche l’approvazione del maestro Paladino. Insomma, un momento di ribalta che il sindaco attendeva da tempo, superiore anche alle passerelle di Sud Invest.
Nel pomeriggio però le pastoie della sua recalcitrante corte dei miracoli lo hanno rabbuiato e probabilmente convinto, ove ce ne fosse stato bisogno, che parte della sua maggioranza non risponde più ai suoi comandi. Incassa il sostegno un pò peloso dei Picariello e dei Guerra ma è’ la fazione che fa capo a Ginettaccio Abbate, che stamattina sembrava starsene volentieri in disparte rispetto allo “scemanfù” dilagante, a riservargli amarezza e irritazione. La sua diuturna richiesta di chiarimenti e verifiche, il suo volare alto sulle problematiche esistenti sta innervosendo Mastella che ora gli impone una sorta di glasnost cui Abbate sarà chiamato prima o poi a dare risposte.
La sua parte è in fermento e ieri pomeriggio la cosa non è sfuggita al sindaco visto che è disceso dal suo scranno per ben due volte per andare a parlare con Marcello Palladino che scalpita da almeno un paio di mesi. E quando il sindaco va tra i banchi è segno che qualcosa non quadra. Palladino il suo segnale lo ha dato, forse anche contravvenendo a qualche ordine di scuderia, resistendo alle pressioni di Mastella e addirittura votando a favore della mozione Megna sulla Gestione del Servizio del GRA dell’acqua, la Grande Adduzione Primaria Regionale, bocciata con 16 voti contrari contro i dieci favorevoli ma tra i favorevoli c’è stato il voto proprio di Palladino. “Non è un voto contro la mia maggioranza ma una mia iniziativa personale” ha detto il diretto interessato. Sarà, ma il messaggio, questa volta, è giunto forte e chiaro.
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