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Miasmi olfattivi e miasmi politici, quattro domande di Corona che non troveranno risposta

Miasmi olfattivi e miasmi politici, quattro domande di Corona che non troveranno risposta

23 Settembre 2023 | by Enzo Colarusso
Miasmi olfattivi e miasmi politici, quattro domande di Corona che non troveranno risposta
Politica
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Chiusi i battenti di SUD INVEST resta sullo sfondo e non soltanto sullo sfondo la questione Asi. E si, perchè la vicenda del puzzo che proverrebbe proprio da Pante Valentino, in attesa dei responsi Arpac, ebbè, resta centrale in questa fase politica e non soltanto della nostra città. Per alcuni il nostro approfondimento su quello che si vede nel distretto industriale, il degrado di molte aree, l’incuria, ha il sapore della partigianeria, della parzialità forse perchè realizzato nei giorni dell’evento ma non è colpa nostra se gli olezzi si sono verificati in concomitanza con l’arrivo in città di quelle personalità che si sono alternate al Teatro Comunale.

 

Luigi Barone dice che l’Asi non ha giurisdizione su quanto è contenuto all’interno delle aziende sotto sequestro e in generale nei loro spazi privati ed è vero ma è altrettanto vero che deve essere garante del mantenimento in condizioni ottimali di un’area vitale per gli interessi economici e commerciali della città dal momento in cui si presentano in pompa magna nuovi investitori addiriuttura internazionali. Altrabenevento, che in fatto di scassature di zebedei non la batte nessuno, invoglia a prestare attenzione alla situazione che si “respira” laggiù, “le sue misteriose emissioni puzzolenti, diffuse insieme ai veleni “politici” contro l’assessore all’Ambiente.” Eccolo qua il parallelismo, miasmi veri e quelli metaforici, secondo Gabriele Corona, e d’altra parte Ponte Valentino non sfugge affatto a quella antica e deteriore regola della presa “manu militari” di ogni spazio occupabile, oggi come prima, da parte di chi comanda.

 

Per cui mariti di assessori nel consiglio direttivo, mogli di assessori nelle aziende che ne fanno parte, ex assessori che ora sono revisori dei conti, agenzie di laboratorio sempre le stesse e “vai cor tango”, tutto questo rappresenta un reticolo classico che conferma quanto complicato sia il raggiungimento di quella “aleteia” che tutti a parole vorrebbero ma che poi coi fatti nessuno in realtà persegue. Ora, quel discolo di Corona, che non la smette di scassare i gabbasisi, chiede che si aprano gli occhi arrossati su Ponte Valentino. E scrive.

“Gli stessi giornalisti cooptati al Teatro Comunale per i convegni non hanno avuto il tempo di approfondire neppure le notizie sull’inquinamento in zona ASI, però hanno dato ampio spazio ai commenti pieni di allusioni in politichese al manifesto anonimo contro l’assessore all’ambiente, Alessandro Rosa, per una vicenda personale. Ma proprio l’assessore ha subito definito il manifesto “una infamia per tentare di condizionare l’attività politica” e così è stato commentato da tutti i politici locali.

Eppure nel testo dello squallido manifesto non si fa alcun riferimento a vicende politiche o alla carica politica del medico e quindi a cosa si riferiscono i numerosi commenti che pare abbiano pure identificato i vigliacchi, anonimi autori della carognata?” Domande lecite ma poi Corona, che è notoriamente un fetentone, tira in ballo un articolo del sottoscritto.

“Il giorno prima della affissione del manifesto, Enzo Colarusso, giornalista di LABTV, poco gradito a politicanti vari e amministratori abituati a riverenze e salamelecchi a mezzo stampa, ha scritto l’articolo, molto interessante, dal titolo: “Chi vuole impallinare Alessandro Rosa?”

Colarusso scrive: Non ci sono mai stati dubbi su un certo clima di ostilità da parte di molti, a partire da Lady Sandra, nei confronti del medico sin da quando si è insediato a capo dell’assessorato all’Ambiente, colpevole solo di avere raggranellato più voti dei rampolli della ex senatrice” e poi aggiunge “Ma è anche nell’attuale che si starebbe studiando il modo per silurarlo. Gino Abbate, ultimamente silente e non è cosa che passa inosservata, vorrebbe la testa di Rosa e proporre Marcello Palladino in un eventuale rimpasto di giunta, Palladino che non è al settimo cielo per quanto raccolto finora. La sponda esterna è Gerardo Giorgione perchè da Forza Italia si farebbero carte false per avere Ginettaccio dalla propria parte e Martusciello, che è a caccia di voti per la sua candidatura alle europee, è li che attende.”

Quindi, secondo Colarusso ed altri attenti osservatori politici che certamente non hanno ispirato il manifesto anonimo, i veleni contro Alessandro Rosa provengono dalla maggioranza di Palazzo Mosti e sono finalizzati alla sua sostituzione in Giunta.

Non sono nuovi questi metodi di squallida “lotta politica” che però questa volta si intrecciano con i miasmi puzzolenti che arrivano in gran parte dalla zona industriale, questione terribilmente seria che merita l’accertamento della verità, anche sui ritardi, senza strumentalizzazioni e omissioni per veleni politici.

Perché recentemente il depuratore ASI puzza terribilmente? Cosa viene scaricato nel fiume Calore? Perché le emissioni in aria che prendono alla gola aumentano sensibilmente quando da grandi camini salgono improvvisamente alte colonne di fumo, soprattutto di notte?

Quali controlli fanno normalmente l’Arpac, la ASL, il Consorzio ASI? Chi sta verificando come sono cambiati recentemente i cicli produttivi di alcune industrie, i materiali trattati e le sostanza usate per “abbattere” gli odori ?

Sono alcune delle inquietanti domande che meritano risposte urgenti e inoppugnabili.

Bisogna spiegare chiaramente ai cittadini che cosa sta accadendo veramente e perciò tutti gli attori che hanno interessi personali o di loro parenti, per le attività a Ponte Valentino, non possono occuparsi dei controlli, gli accertamenti o le decisioni politico-amministrative che devono essere oggettivi e senza ombre.”

E’ aperta la stagione delle risposte.

 

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