“In tutte le città italiane, tranne Benevento, il momento più significativo e solenne è costituito dalle celebrazioni per la ricorrenza del Santo Patrono. A maggior ragione quando nella nostra Basilica sono custodite le spoglie di San Bartolomeo, uno dei dodici apostoli, venerato in Italia ed anche all’estero. La scena che ha offerto il luogo di culto nel giorno della festa patronale è stata davvero desolante: nessuna luminaria anzi con addetti di una impresa a servizio di “Città Spettacolo” proprio di fronte alla Chiesa, intenti a montare palco, luci e pannelli della rassegna, incuranti ed indifferenti dell’evento religioso”. Cosi in una nota Luigi Bocchino e Alberto Mignone, coordinatore provinciale e cittadino della Lega.
“Per il passato le luminarie c’erano, così come si teneva un concerto gratuito che coinvolgeva spontaneamente i beneventani e per l’evento, grazie all’iniziativa di uno storico laboratorio di pasticceria locale, fu creato anche il dolce della festa di San Bartolomeo. Così come altre cose negli ultimi anni tale tradizione è stata cancellata anche perchè, come sostengono un trio di assessori comunali in una nota rilasciata alla stampa qualche settimana fa, il deserto di eventi a ferragosto “…non è altro che la pura espressione di una fedeltà alla tradizione. Si tratta di nient’altro che di una consuetudine ormai consolidata in città”.
Come se tutto dovesse restare immobile nel banale tentativo di giustificare la mancata percezione della necessità di varare iniziative che possano rallegrare coloro che vivono la città anche ad agosto ed attrarre chi vive nei centri vicini e anche nelle limitrofe province, come pure si è verificato per le festività di fine anno. In sostanza la festa patronale si nota solo perchè gli uffici pubblici restano chiusi….Nè tampoco a tale deficienza possono supplire i concerti, di seconda mano, nei sei giorni di Città Spettacolo, essendo inseriti nei tour estivi dei vari cantanti senza nessuna novità e, tra l’altro, come nel caso del rapper Geolier, mentre a Benevento l’evento sarà a pagamento, ad Avellino, alcuni giorni orsono, lo stesso è stato completamente gratuito.
Invero la rassegna è nata con una missione precisa ed un obiettivo ambizioso: fare della nostra città il luogo in cui presentare il meglio delle novità teatrali nazionali ed internazionali. Nel tempo, subendo l’influenza dei diversi Direttori Artistici, la rassegna si è aperta agli altri linguaggi artistici ma mantenendo sempre un profilo di qualità.
Oggi purtroppo “Città Spettacolo” è diventata sostanzialmente un contenitore di proposte televisive e musicali che punta alla quantità delle presenze ma che di originale non ha più assolutamente nulla. I “grandi concerti” oggi ospitati dalla città, o meglio da una parte di essa, certamente attrattivi da un punto di vista quantitativo, potrebbero essere concepiti e programmati come eventi a sé, ma non come unica “attrazione” di una rassegna di cui, ormai, si tramanda solo il nome. Eppure Benevento era ed è la “città dei teatri”. Il nostro intento è quello di contribuire affinchè si restituisca a Benevento il ruolo di capoluogo meridionale della cultura e del teatro, perché si riaffermi città a dimensione di futuro e possa competere per diventare Capitale italiana della cultura”, concludono i referenti della Lega” conclude la nota