Prosegue in Commissione Affari Istituzionali la discussione attorno alla possibilità di emendamento degli articoli 30 e 31 del regolamento consiliare. L’obiettivo, che trova un consenso trasversale ai gruppi politici, mira a fare in modo che i gruppi presenti in Consiglio e formatisi in conseguenza del risultato elettorale e che perdano un consigliere non debbano necessariamente sciogliersi ma che possano proseguire nella loro funzione anche in numero inferiore a quello previsto dal regolamento vigente. Per fare un riferimento concreto il paragone è quello della Lista Mastella che ha perso una pedina, il consigliere Giorgione passato in Forza Italia, e che stando al regolamento dovrebbe confluire in altra compagine non essendo più in tre i consiglieri a formarlo. L’intento è quello di impedire una soluzione del genere facendo valere l’assunto in base al quale i gruppi formatisi “ab origine” e come risultanza del verdetto elettorale nel consesso consiliare possano proseguire ad essere attivi pur non raggiungendo il numero canonico di tre unità.
Lo Statuto come fonte primaria e d’altra parte siedono in aula gruppi costituitisi con un solo consigliere, vedi quello che fa capo a Gigi Scarinzi, e che difesero con le unghie e coi denti la loro autonomia anche quando Mastella tentò il blitz con la soluzione della riduzione dei gruppi ad inizio della seconda consiliatura venendo inesorabilmente fermato. Cosa diversa per i gruppi che si formano strada facendo e che non sono frutto diretto del verdetto elettorale. In quei casi il numero perfetto resta sovrano in base all’articolo 14 del regolamento, non è ammessa la formazione minore di tre elementi.
I lavori della commissione Affari Istituzionali proseguiranno la prossima settimana, mercoledi o giovedi prossimo, la data è ancora da definirsi, per proseguire lungo il crinale della proposta di emendamento che alla fine confluirà in aula per il dibattito consiliare.