Il tradizionale giorno della festa di San Bartolomeo, patrono di Benevento. Il sindaco Mastella ha presenziato alla cerimonia religiosa ma all’uscita dalla chiesa si è intrattenuto con i giornalisti presenti rispondendo alle loro domande. “Benevento ha come patrono un apostolo e questo è motivo di vanto per la nostra città”.
Poi Mastella ipotizza una festa laica come per la Madonna delle Grazie. L’attualità politica. Un settembre caldo, si dice, attenda lui e la sua giunta ma glissa parzialmente sui possibili rimpasti del suo Esecutivo. “Leggo tante cose un po stonate, gli assessori sono stati scelti per avere ottenuto un maggior suffragio”, e già questo depone male perchè il sindaco non parla di qualità ma di quantità, di voti per l’appunto, come se avere ottenuto consensi sia di per sè un viatico per bene amministrare. Poi però non esclude che “i cambiamenti ci possono sempre essere” ed è affermazione da prendere con le pinze.
Gli emolumenti a lui spettanti. Mastella è in serata loquace e non si sottrae alla domanda del collega Del Sorbo.”Per quattro anni e mezzo non ho preso manco un euro, io da sindaco in sette anni non ho mai gravato sui conti comunali per pranzi o cene o pernottamenti a Roma o a Napoli e per quanto riguarda la macchina mi è stata data per sicurezza in base ad un contratto stipulato tra Ministero degli Interni e Comune”. Insomma, Mastella non pesa sui conti dissestati del suo Comune. Buono a sapersi.