Italia paese di santi, eroi, navigatori, sottosegretari, come diceva Totò, e di provvedimenti “balneari” ma che sono tutt’altro che quisquilie o pinzellacchere, sempre a detta del Principe. D’estate, con la prevedibile calura e l’esigenza di staccare per ricaricare le batterie, è il momento giusto per introdurre, senza che molti se ne accorgano, provvedimenti importanti. I governi a guida DC si scompaginavano e si ricompaginavano con estrema maestria, ci fu anche un ministro leghista che è tuttora ministro e che pensando in modo improvvido di essere come quelle volpi democriste tentò una crisi agostana pensando di operare una forzatura per sè vantaggiosa e invece si ritrovò isolato e perse affogando nei mojitos la propria amarezza.
Fatto sta che ad agosto moglie mia non ti conosco e allora si cerca l’avventura. Nel caso in esame la questione è l’aumento delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio che Palazzo Mosti ha inteso recepire con Atto di Liquidazione in data 7 agosto e pubblicato nell’Albo Pretorio del Comune il 10 di agosto, visto il D.Lgs. n. 267/2000, il decreto 119 del 2000 emanato dal Ministero degli Interni, vista la Legge di Bilancio 2022. In base a tutto questo sono stati resi noti gli emolumenti, per nulla irrisori, riferiti a quelle personalità di cui sopra con tanto di incrementi a partire dal 2024 ma che sono già effettivi a luglio 2023. Ora, la Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Parlamento il 29 dicembre 2021, stabilisce che l’incremento delle indennità di Sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario deve essere in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione e dall’Assessore alle Finanze Serluca apprendiamo che gli aumenti sono stati ritenuti “spalmabili” nel triennio 2022-2023-2024 con le tabelle ovviamente al lordo delle retribuzioni che ammontano a più del doppio degli attuali appannaggi. Il sindaco passa da 4.509 a 9.660, il suo vice da 3.381 a 7.245, gli assessori al 100% da 2.705 a 5.796 e quelli al 50% da 1.352 a 2.898.
Scendendo nel dettaglio della questione si evince che il sindaco Mastella, in data 13/01/2023, ha ribadito la volontà di percepire una indennità annua nella misura massima di € 46.325,00 che diviso per dodici fa 3.860 euro, che non è una rinuncia tout court ma uno sgravio di 4151 euro mensili sulle finanze del Comune che non è poco, ca va sans dire. Scendendo giù per li rami, ci si accorge che il Vicesindaco De Pierro, a luglio del 2023, ha guadagnato 6000 euro lordi mentre per gli assessori va fatto un distinguo. Pasquariello e Cappa percepiscono il 100% del’appannaggio, Maria Carmela Serluca anche ma è in regime di aspettativa e senza retribuzione per quanto concerne la sua attività universitaria, a 4.800 euro mensili lorde. Molly Chiusolo è al 50% essendo anche dipendente della Provincia così come Ambrosone, Coppola, Tartaglia Polcini e Rosa a 2400 euro sempre ovviamente lordi. 4807 euro è invece lo stipendio del Presidente del Consiglio comunale Parente. Va detto che ai sensi dell’art 86 del TUEL 267/2000 l’amministrazione locale prevede a proprio carico, il versamento degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi.
Tornando a bomba e alla esigenza di agire ad agosto. Il mese delle vacanze non è per forza quello del fermo biologico, ci mancherebbe, ma è quello in cui per forza di cose si tende ad allentare l’attenzione e quello ideale per far passare provvedimenti del tutto legittimi, ovviamente, ma forse impopolari. Fare una determina il 7 per pubblicarla il 10 rientra a pieno titolo in quegli escamotage che servono ad evitare eccessiva pubblicità, atteso che chi va a spulciarsi l’albo pretorio è una percentuale assai bassa di cittadini. Detto questo, ribadiamo un concetto.
Non è l’aumento di stipendio il punto e nemmeno il quantum, e nemmeno che il Comune sia in dissesto per cui fa fatica a garantire l’essenziale, è la resa in termini di efficacia del loro impegno che gli amministratori pubblici devono assicurare nei confronti dell’opinione pubblica ed è la qualità del loro agire che alla fine conta. Ed è sbagliato pensare che amministrare o fare politica sia un hobby da fare gratis perchè si guadagna nelle rispettive attività professionali o di pubblico impiego o privato che sia. Questo è un bacillo inoculato dal più becero berlusconismo per cui la classe politica, tutta ladra ed incapace, dovesse essere sostituita da gente invece capace per i successi conseguiti nelle proprie attività; i risultati, evidenti e disastrosi, sono sotto i nostri occhi.