Inizia il rush finale dell’assise comunale beneventana. Nell’arsura di questo inizio di estate rovente il presidente Parente ha indetto due sedute a distanza ravvicinata dei lavori. Domani il Consiglio sarà nuovamente chiamato a deliberare sulla Tari e questa volta dalla maggioranza assicurano che i conti e le tabelle sono state setacciate al centesimo onde evitare lo scivolone che costrinse il presidente Parente, suo profondo malgrado, a rinviare la decisione. Uno smacco più politico che tecnico cui domani si dovrà porre rimedio. Stamane intanto si è riunita la Commissione bilancio per rifinire la delibera sul Previsionale. In sostanza Mastella, di ritorno dalla Liguria, vuole dare il rompete le righe senza dover incassare nuove defaillances.
Giovedi, a strettissimo giro di posta, si tornerà in aula e l’esame che attende l’aula è delicato assai. Si tratta del servizio idrico integrato e relativa adesione al deliberato EIC 69/2022 e l’approvazione dello Statuto Società Mista “Sannio Acque s.r.l. che costituì ad inizio dell’anno un vero trauma per l’Amministrazione. L’intervento della Corte dei Conti fermò il programma sul versante della non definita copertura finanziaria dell’intera operazione che mandò in tilt le delibere di quei consessi consiliari che si erano espressi in direzione favorevole, in primis il Comune di Benevento. Il silenzio della Corte dei Conti, che avrebbe dovuto esprimersi entro il 9 luglio, letto come un sostanziale via libera al disegno il cui limite, ricordiamo, era fissato all’8 di febbraio. E tuttavia resta il giudizio pendente dinanzi al Tar adito dal Comune di Baselice, per il quale c’è stata una ulteriore proroga, sulla conformazione della gestione pubblico-privata. Potrebbe essere quello un ostacolo non di poco conto sulla strada della definitiva soluzione della vicenda
Nel frattempo l’aula di Palazzo Mosti provvederà alla proroga tecnica dei poteri di Gesesa sino a tutto il 30 giugno del 2024.
