«Autonomia Differenziata – Una proposta che spacca l‘ITALIA» è il titolo della manifestazione che si terrà a San Marco dei Cavoti il prossimo 27 luglio.
L’evento si colloca nell’ambito delle iniziative dell’Estate Militante che il PD Sannita sta attuando sul territorio provinciale.
Per il Sud – e ancor più per le sue Aree Interne – la «proposta Calderoli» sull’Autonomia differenziata rappresenta la quintessenza di un disegno di stampo nordista contro il mezzogiorno.
Come ha giustamente denunciato l’Arcivescovo di Napoli, Mons. Domenico Battaglia, il paese «rischia di essere trascinato in un campo in cui l’egoismo che ci prende sempre di più si codifica in
scelte politiche nette. Scelte che alimentano quel desiderio di separatezza di una parte del territorio da tutto il resto del Paese. Un desiderio, questo, che ha un’origine lontana».
Dietro lo schermo ingannevole di una giusta autonomia di poteri si nasconde una vera e propria «secessione dei ricchi» che mette a rischio i diritti fondamentali: la salute, la sanità pubblica e di
qualità per tutte e tutti, la scuola e il diritto allo studio come strumento di emancipazione sociale e di realizzazione del proprio talento.
Siamo al contempo consapevoli dell’importanza che avrebbe per il Paese una completa e corretta attuazione delle disposizioni costituzionali sull’autonomia differenziata ma «finché non sono stati
determinati tutti i Livelli essenziali di prestazioni (Lep), e non sono stati ridefiniti, in relazione ai loro costi standard, gli strumenti e i modi per assicurare a tutte le Regioni una effettiva Autonomia
tributaria che consenta loro di finanziare integralmente i Lep medesimi, la effettiva portata di quei principi resta indeterminata e indeterminabile». Con queste chiarissime parole, che evidenziano
quali siano le vere intenzioni del governo, si sono dimessi i quattro esperti dall’organismo tecnico voluto dal ministro leghista Calderoli per individuare i Livelli essenziali delle prestazioni,
necessari per attuare l’Autonomia differenziata (Giuliano Amato, Franco Gallo, Alessandro Pajno, e Franco Bassanini).
La determinazione dei Lep è inderogabile per assicurare in tutto il territorio nazionale l’esercizio dei diritti civili e sociali, superando disuguaglianze consolidate nel tempo ma non per questo meno
inaccettabili e meno incostituzionali della mancata attuazione dell’autonomia medesima.
L’auspicio è che tutti possano essere sempre più consapevoli della crucialità di questa battaglia politica e di civiltà. Il PD vuole dare il suo contributo affinché la battaglia sia vinta.