La notizia volteggiava da qualche giorno nell’aere immobile di Palazzo Mosti. Clemente Mastella schizza al 59% del gradimento dei beneventani, aumenta in modo sensibile il suo appeal nei confronti della cittadinanza dalla sua seconda elezione e si pone come il sindaco più amato della Campania. I numeri sono numeri e ci dicono che egli sopravanza tutti qui da noi e si attesta nella top ten dei sindaci più apprezzati d’Italia.
I suoi detrattori si chiedono in base a cosa il Sole 24 Ore, autore del sondaggio, attribuisca tanta fortuna al sindaco di Benevento, cosa innesca nelle coscienze del popolo elettore un tale apprezzamento, mentre i suoi sotenitori lo esaltano come l’uomo della provvidenza capace di governare una città con grandi e gravi problemi, senza una stampa amica a sostenerlo e senza il l’ausilio dei partiti. E lui gongola. “Essere il sindaco più amato della Campania è una gratificazione per cui non posso che ringraziare innanzitutto i miei concittadini, è una soddisfazione che condivido con tutta la mia squadra, con gli assessori e i consiglieri della mia maggioranza.
” Ma come viene considerato questo boom di gradimento dai suoi colonnelli? Ebbè, se si fa il paio con la sua dichiarazione di qualche giorno fa e che cioè si dice pronto, salute permettendo, a riproporsi in caso di approvazione della legge sul terzo mandato questo sondaggio lo ingolosisce e relega i suoi delfini ad una condizione di attesa pari solo a quella di Godot. Ma sembra che la cosa non li inquieti più di tanto, la prospettiva che Mastella possa rimanere in sella, si fa per dire, fino al 2032 è un salvacondotto per rimanere in pianta stabile nella stanza dei bottoni e poi chissà raccogliere i frutti di cotanta fedeltà.
Resta che i sondaggi, per quanto autorevoli, rimangano tali ma sono comunque indicativi di un certo sentiment che lega l’elettorato a Mastella e il bagno di folla in occasione della festività della Madonna delle Grazie lo sta a dimostrare. Il sindaco è una sicurezza per il popolo che va alle urne, è la sua fisicità, il suo carisma, chi lo sceglie lo riconosce come una certezza, magari un po appannata, ma comunque tale dinanzi alla minorità della controparte.