Piazza Cardinal Pacca diventa, suo malgrado, terreno di scontro fra Rubano e Mastella. E’ ormai una gara a chi ce l’ha più lungo…il contatto don il ministro Sangiuliano, ovviamente, ma è innegabile che la questione degli scavi sta assumendo una connotazione politica che inevitabilmente si riflette su altri scacchieri, vedi lo scontro per le Provinciali quando si faranno. Il PD di Benevento viene preso di mira dai mastelliani che lo accusano di “inciuciare” con il loro ex golden boy, golden boy che è stato eletto con l’innegabile contributo di De Caro in rotta di collisione con i suoi giovani rampolli “al tempo de li dei falsi e bugiardi” delle Politiche del 2022.
Mastella che a sua volta non trova ancora sponde e vede il viandantismo rischiare di diventare materia di antiquariato politico e che vede sgonfiarsi anche il “sacrificio di Ceppaloni” per arrivare ad un accordo con Martusciello le cui “martuscellate” sono sempre in agguato. Ma in mezzo c’è Rubano al quale qualche manovra offline della Casa Ceppalonica non è andata giù per nulla illo tempore e non fa mistero di dirlo ad ogni intervista che si concentri sulla sua ostilità al “Gran Riconnubio”. La questione scavi è solo un passaggio di questa intricata storia che innervosisce Mastella nonostante lui sia la Storia e l’altro un episodio locale. E allora anche questa rincorsa al ministro, quello che Dante è il “metre a penser” del pensiero di destra tanto per capirci, rientra nel quadro della diatriba e Sangiuliano finisce nel guazzabuglio dell’intrigo politico con tutti gli scavi della piazza più famosa di Benevento e non solo.
Il Ceppalonico, presente al Premio Strega, annuncia di avere incontrato il responsabile della Cultura che lo ha invitato, udite udite, a presentare dei progetti da finanziare cosa che lui farà d’ intesa con la Soprintendenza e con i suoi collaboratori. Poi da appuntamento per l’inaugurazione dell’Hortus conclusus, riqualificato con i fondi Pics. E allora fuori e pure alla svelta sti progetti da presentare al Ministro e che siano meglio di quelli astrusi pensati per trasformare quella piazza, luogo di degrado e di abbandono prima che le mirabili pupille di Palazzo Mosti si posassero sagaci, nel più grande parco archeologico urbano d’Italia. Certo vedere Mastella intervenire in prima persona, senza affidarsi ai pregevoli commenti giuridici di Panunzio e di Capuano, per sopravanzare Rubano è emblematico del momento politico che si vive e il golden boy non può che ridacchiarne sotto i baffi che non ha. Al fin della licenza, vuoi vedere che questa disfida cappalonico-puglianellese fa il miracolo di portare acqua al mulino degli scavi? Speremm…
