Un Clemente Mastella decisamente in palla dopo le vicissitudini fisiche delle scorse settimane. Terzo mandato, oggi è tornato a sferzare la minoranza sostenendo che “anche un mister X sarebbe capace di battere questa opposizione” e a De Pierro che gli era seduto accanto saranno drizzate le orecchie perchè è facile intuire che quella del possibile terzo quinquennio a Palazzo Mosti è una minaccia alle velleità di chi tra i suoi si sta già preparando alla successione politica del “de cuius” Mastella senza che questi lo abbia deciso.
E il ritorno alla normalità fisica, dopo la grande paura, ne rilancia la icasticità delle battute, sente l’odore delle urne anche se siamo solo a metà 2023 e comincia a calibrare il tiro. Sa che si giocherà moltissimo delle sue aspettative tra il 2025 e il 2026, anni cruciali, che siano di natura personale, ne ha una gran voglia, che siano per interposta persona. Le Provinciali per esempio lo vedono a tambur battente duellare con Francesco Rubano che sarà giovane ma finisce con l’irritarlo e molto e allora non si fa problema a ricorrere alla possanza della sua statura politica
Disquisizioni di carattere giuridico, se sia costituzionale interrompere im corso d’opera la consiliatura per far spazio al ritorno al suffragio universale. Mastella non cita Giuliano Amato ma è lui l’eminenza grigia delle sue argomentazioni.
Finalinio su Niono Lombardi. Dovesse fallire a Faicchio la musica cambierebbemastella, provimciali e allora tutto los forzo sarà rivolto li per allungare la sindacatura del delfino e pure i tempi alla Rocca in attesa di organizzarsi meglio.
le dichiarazioni nel video che segue
