Lombardi arringa i sindaci sulla questione della unità di intenti istituzionale e sulla urgenza della netta separazione tra le sfere ma intanto la questione Ato non smette di generare polemiche e non da poco. Le parole del consigliere Capuano espresse nell’ambito del Consiglio provinciale del 22 giugno e che erano dirette all’indirizzo del presidente dell’Ato Iacovella rinfocolano una polemica carsica con punte di virulenza inaudite tra mastelliani che non accenna a placarsi. Il pasdaran Capuano ne chiedeva le dimissioni per via del gran duello sulla gestione del ciclo che l’Ato ha creduto di risolvere creando ex novo la Seam e ripudiando Samte. Sembra che al biconsigliere spetti il ruolo del guastatore, ad altri quello dei pontieri. Intanto oggi è arrivata la replica dura di Iacovella
Mastella non interviene, non è mai intervenuto direttamente, lasciando ai suoi l’onere di graduare l’intensità della guerriglia interna, magari cogliendo in questa bizzarria elementi per tenere a freno l’aggressività di taluni suoi colonnelli. Ed anche uno dei suoi fedelissimi, Nino Lombardi, si iscrive al partito della distensione ribadendo la disponibilità della Rocca a comprendere le attuali difficoltà dell’Ato.
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