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Lo stato di salute del mastellismo, le opinioni di Abbate e Parente

Lo stato di salute del mastellismo, le opinioni di Abbate e Parente

27 Giugno 2023 | by Enzo Colarusso

Mastella e il quadro politico nazionale. Nemmeno lui sa leggere, almeno per ora, l’evoluzione dei vari posizionamenti in campo nazionale e questo rende davvero complicato azzardare strategie a medio o lungo periodo. La fortuna vuole che si è in un anno di transizione, il primo da cinque anni a questa parte, privo di appuntamenti elettorali, appuntamenti che hanno contraddistinto e si crede contraddistingueranno l’intera parabola dell’ultimo Mastella. Ma dal 2024 si torna a fare sul serio con le consulktazioni europee ma vieppiù con le Provinciali che tornano all’antico, sempre che il Parlamento faccia giustizia della disastrosa legge Delrio. Le forze politiche però dicono che la stagione delle ambiguità è ormai alla fine e che la nuova legge si farà.

 

Mastella e i suoi sindaci. La riunione di via Aldo Moro letta in maniera difforme; coloro che sono perplessi per via di qualche mugugno di troppo, qualche fascia si è già promessa al centrodestra vedi Armando Rocco diventato consulente giuridico del Ministro per le Infrastrutture e in misura maggiore Domenico Parisi che invece è già parte di Forza Italia. I Primi Cittadini di Ponte e di San Lupo sono azzurri e questo definisce la estrema volatilità dei sindaci, anche loro alla ricerca di certezze che il quadro politico non riesce ad offrire. Sindaci viandanti che irritano Mastella, il Viandante per eccellenza, sindaci di comunità anche piccole, Limatola a parte, ma non per questo meno funzionali nello scacchiere mastelliano.

 

E tuttavia, non si avverte eccessiva preoccupazione tra i colonnelli di Mastella. In vista degli appuntamenti prossimi Gino Abbate giubila quel campo largo che fu alla base dell’asse Mastella-De Luca degli anni ruggenti e terribili del lockdown e denuncia  l’emarginazione di Noi di Centro e quasi la irrilevanza politica agli occhi del Governatore. Ginettaccio auspica maggiore interlocuzione e strutturazione, a prescindere da Mastella ma non scorge situazioni di allarme

 

Da Gino Abbate a Renato Parente. Due personalità profondamente diverse del mastellismo ma accomunate dalla sottile linea rossa dell’autonomia di giudizio e di pensiero. Due personalità forti di cui Mastella ha bisogno ma che guarda a tratti con malcelata irritazione. Parente da la sua versione della realtà politica.

 

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