Il caso Ambrosio e il provvedimento disciplinare che Mastella ha chiesto nei suoi confronti. Un accanimento senza eguali e conta relativamente la negligenza del diretto interessato, la scure dell’intransigenza appare inesorabile. Una storia emblematica, se ancora ve ne fosse bisogno, di come si possa essere implacabili con i meno forti e invece comprensivi in altre circostanze. Mastella, che dinanzi a qualche domanda preferisce sgusciare via, è andato su tutte le furie e non ha voluto sentire ragioni: Ambrosio sia punito, e ha dato mandato al segretario Feola di imbastire le procedure. Ci ripenserà? In questo momento pare proprio di no ma sta montando un coro di voci, interno alla maggioranza, che starebbe cercando di convincere il sindaco a recedere dal suo intendimento. E qualcuno dei consiglieri di maggioranza proverà a farlo in modo ufficiale nel prossimo consiglio comunale del 30. Resta, certo, la sciatteria con la quale Ambrosio ha affrontato le due circostanze ma almeno in una di quelle, chiamata in correità, c’è anche l’assessore Serluca che però non sembra essere oggetto di alcuna iniziativa da parte di Mastella; che dovrebbe solo sollevarla dall’incarico ma ovviamente non lo farà. Nessuna astiosità con Maria Carmela Serluca, absit iniuria verbis, ma anche per Ambrosio sarebbe bastato il prammatico cazziatone e basta la. E il gruppo consiliare del PD? La denuncia, se così possiamo chiamarla, parte dai quattro che probabilmente nell’intento di colpire l’Amministrazione hanno finito per canalizzare l’attenzione sul dirigente alle Finanze, col sindaco che non si è minimamente sentito responsabile e neppure la sua compagine ma ha subito trovato il colpevole da consegnare alle cronache. Una iniziativa anche goliardica che però si è trasformata in un flop perchè colpisce l’errore di un funzionario e fa sorridere i veri destinatari del siluro.
