Mastella nella sua versione tradizionale quando l’argomento si fa tignoso. Nonostante tutto ammette che nei confronti di Raffaele Ambrosio è in atto un procedimento disciplinare confermato a denti stretti anche dal segretario generale Feola che avvicinato sull’argomento non ha nascosto un certo risentimento per la fuga di notizie ma ha sostanzialmente confermato che un’azione disciplinare è in atto. E la questione del cd pare essere stata determinante per Ambrosio, al quale già si contestava una certa negligenza per la questione Tari. E così per il Comune di Benevento e per Mastella Raffaele Ambrosio diventa il capro espiatorio, il lavacro di tutte le nequizie di una stagione diveleni lunga almeno un decennio e per cui nessun dirigente ha mai pagato dazio. Eppure di situazioni estreme se ne sono vissute a iosa, i debiti fuori bilancio fuori controllo hanno scatenato una vera e propria messa in stato d’accusa dei Basilischi da parte di larghi settori della maggioranza stessa ma mai nessuno ha pagato di persona come invece ora si propstetta per Ambrosio. Riccardo Feola ha addirittura stilato di suo pugno un vademecum cui tutti i burocrati debbono attenersi, insomma un giro di vite con punte di drammaticità ma mai a nessuno è stato riservato il trattamento che si vuole imporre al dirigente alle Finanze. Gli è stato fatale il film nel cd, un vero e proprio peccato veniale in confronto a ben altre nequizie per le quali nessuno fino ad ora è stato chiamato ufficialmente a risponderne. Sulla Tari Mastella salva il suo assessore, che se Ambrosio è responsabile lo è anche la Serluca ma l’arianese gode di guarentigie che il vesuviano, a quanto pare, non ha.