E’ stato e in parte è ancora un problema anche e soprattutto politico. Il riferimento è alla mancata approvazione della delibera Tari del 22 maggio scorso, quella dello scivolone dell’Amminsitrazione sul riparto e sul conteggio delle aliquote della tassa sui rifiuti. Si tornerà in aula il 30 e questa volta in modo definitivo anche perchè il chiarimento politico c’è stato proprio a margine della conferenza dei capigruppo. Appare lapalissiano che a Mastella ha seccato e molto come sono andate le cose e ha preteso dai suoi maggiore precisione e ridimensionamento massimo del margine di errore.
La stessa cosa che ha ribadito agli astanti Capuano, Martignetti, Tomaciello, Picariello, Guerra, Farese e Renato Parente, fra coloro che il 22 avrebbero di gran lunga preferito votare lo stesso la delibera, poi bloccata dalla maggioranza. A ricevere la reprimenda del numero due del mastellismo il dirigente Ambrosio al quale Parente ha indirizzato raccomandazioni precise di maggior attenzione ricevendone rassicurazioni.
Insomma, non è possibile fornire all’opposizione occasioni propizie per mettere in difficoltà l’Amministrazione, questo è stato ribadito detto in termini spiccioli.
le dichiarazioni nel video che segue