La eco della sconfittta di Ettore De Blasio a Ceppaloni. Va da se che quel paese rappresenta il dato più interessante dal punto di vista politico, al di là della mera vittoria di Claudio Cataudo. E’ però la cittadina di Mastella, che pare abbia preso assai male la sconfitta, e non sarebbe potuto essere diversamente, ma non se ne assume le responsabilità e anche qui niente di nuovo. “Sono il sindaco di Benevento e non di Ceppaloni”, dice allontanando da se l’amaro calice dell’insuccesso. Vuoi o non vuoi si pone però il problema politico. Perdere tra le mura amiche è un fattore su cui aprire una riflessione seria perchè vanno deluse parecchie aspettative e si erode quel consenso che rappresenta la barra a dritta del sistema mastelliano. Insomma una frenata sensibile. Il PD e pure Forza Italia parlano, forse dilatanado i margini, di tramonto del mastellismo e di Mastella, Noi di Centro invece attacca a testa bassa accusando gli avversari di avere dato la stura ad una ammucchiata politica impresentabile pur di battere Mastella e affermando invece la supremazia negli altri comuni al voto dove s’è vinto. E Mastella? Lo abbiamo, come sempre, rincorso per carpirgli una impressione e questa volta, a differenza di altre, siamo riusciti nell’impresa.
Palese che la cosa lo abbia esacerbato ma il sindaco potrebbe trarre anche da una parentesi negativa qualcosa di vantaggioso se è vero come è vero che il quadro politico, e lo ha detto anche Gino Abbate ieri al nostro microfono, è in evoluzione e che quindi sul tavolo di Mastella ci sono soluzioni politiche al momento solo sulla carta ma che potrebbero subire accelerazioni nell’immediato futuro e la svolta di Ceppaloni potrebbe facilitarne il compito in direzione centrodestra. La stagione delle elezioni non è lontana ma neppure vicina e Mastella è già a lavoro.
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