Regna una pax concordata in seno alla maggioranza mastelliana, per meglio dire tra l’ala dissidente o ex tale e l’Amministrazione. Lontani, pare, i tempi dello scontro aperto, lontani i rumori di fondo dei dissapori carsici fino ad un certo punto; ora prevale il sereno e specialmente dopo che il segretario generale Feola abbia impresso il giro di vite che ha messo in guardia i dirigenti. E si, perchè è anche in direzione degli Uffici che si indirizzava il malpancismo dei cadreghisti. Contro i “basilischi” spuntati dalla sferza sindacale si appuntavano le critiche maggiori dei consiglieri insoddisfatti e la mossa del segretario, ispirata dal sindaco Mastella per l’appunto, ha tutto sommato prodotto effetti tonificanti. E se di certo non si può parlare di allargamento del cerchio magico è però pur vero che molte distanze sono state accorciate e quindi per la maggioranza tutta si prospettano tempi di maggiore distensione. Fino a quando durerà? Probabilmente sino al prossimo giro di valzer. Qualcuno potrebbe parlare di vittoria di Pirro, di abilità ceppalonica nel tenere sotto controllo i cadreghisti, ma tanto sembra possa bastare per tenere la barca in linea di galleggiamento e per garantirsi il sostegno sulle decisioni che contano. Mastella è compos sui in questa tecnica sopraffina, fa valere il suo prestigio personale, la sua personalità, quando è in deficit di sostegno gira tra i banchi dispensando pacche e sorrisi e forse anche promesse e così dirada le nubi del nervosismo, ma gioca anche sulle diffidenze reciproche di chi lo fronteggia. In definitiva, gli umori sono meno ostici di quelle giornate di inizio d’anno e la conferma arriva da uno dei “pasdaran del cadreghismo” più rampante ma anche uno dei più attivi consiglieri in senso assoluto, Rosario Guerra.