“La politica è calarsi tra la gente, ascoltarla, raccoglierne le esigenze e farsene interprete: mettendoci la faccia anche laddove è difficile, consapevoli che spesso lo è. E’ stato infatti difficile, perché artatamente difficile è stato reso il clima politico, creare una lista laddove il disegno era invece quello di una partita senza avversari. Ho deciso di scendere in campo e di affrontare a testa alta e con dignità questa campagna elettorale, ascoltando amici e cittadini che mi hanno chiesto di essere rappresentati come persone, non come numeri o meri pezzetti di una presunta e presuntuosa totalità” Cosi presenta la sua candidatura a sindaco di Montesarchio, Annalisa Clemente che sfiderà Carmelo Sandomenico (leggi qui)
Coraggiosamente – aggiunge Clemente – mi candido a sindaco: da donna, da madre, da lavoratrice, da cittadina non portatrice di interessi, per un progetto di città che sia a misura di uomo. Una città smart e moderna, capace di cogliere le occasioni di sviluppo, che sia inclusiva e che non lascia indietro nessuno, in grado di valorizzare le famiglie, i bambini e gli anziani, e che promuova lo sport in ogni sua forma. Porterò avanti l’idea di una città che sia in grado di crescere con strutture moderne, ma conscia che le proprie radici e la propria storia, fatta di bellezza, di arte, di narrazioni e di profumi e sapori sono una ricchezza inestimabile che va valorizzata ed esaltata.
“La nostra Montesarchio, centro della Valle Caudina e cruciale nelle economie del Sannio, dovrà essere in grado di agganciare le direttive di sviluppo, siano essere infrastrutturali, commerciali, logistiche. Il mio faro è una città che sia in grado di dare un futuro ai nostri ragazzi, un futuro che non sia quello di vedere i nostri figli costretti ad abbandonare queste terre. Un’idea spuria di interessi di parte. Per questa idea comune ho accettato la proposta di amici e compagni di percorso di rappresentarli: anche in base a un sentire comune che ritiene inaccettabile la presunzione di considerarsi “totalizzanti”, di rappresentare tutti a patto però che i “tutti” restino meri numeri. Mi candido a sindaco con un progetto aperto ai contributi della società civile, dei professionisti, delle associazioni: di chi crede nella partecipazione e vuole contribuire con la forza delle idee, per mettere al centro proprio le idee” conclude