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PD, Rosa Razzano mano tesa al nuovo establishment

PD, Rosa Razzano mano tesa al nuovo establishment

6 Aprile 2023 | by Enzo Colarusso
PD, Rosa Razzano mano tesa al nuovo establishment
Politica
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Rosa Razzano presidente del partito e tutti o quasi sono d’accordo. La Rocca dei Rettori, testimone della tregenda del 7 ottobre ora è accogliente perchè i bollenti spiriti sembrano essersi raffreddati e i lumi della ragione aver preso il sopravvento. “Non si può fermare il vento con le mani”, disse Umberto, esprimendo la impossibilità di opporsi all’ineluttabile e in questo caso più che l’ineluttabile è stato il deprecabile e cioè l’elezione di Elly Schlein alla guida del PD per i “demosocialistilibertari” che ispirano il partito sannita.

Razzano è una mano tesa al nuovo che avanza, una decisione che in altri tempi non sarebbe mai passata per la mente al Capataz e ai suoi epigoni, ideologicamente distanti anni luce da quelle rivendicazioni, ma che oggi appare necessaria per mettersi al riparo dalla furia iconoclasta del segretario nazionale che di capibastone non ne vuole sapere e le orecchie fischiano a tanti.

“Rosa Razzano è l’espressione di quella sinistra diffusa, dice Umberto, che non si è mai riconosciuta nei partiti tradizionali ma, piuttosto nelle ragioni dell’impegno sociale e della partecipazione alle battaglie di cambiamento e la sua elezione va nel segno dell’unità nel rispetto delle diversità che pure in mezzo a noi esistono ed è il più tangibile esempio della nuova fase che si è aperta.” Il che pare essere un riconoscimento, una legittimazione per quella minoranza interna che sarà pure marginale ma rappresenta la pèarte vincente del partito e allora è meglio sotterrare le asce di guerra. Rosa Razzano, dal canto suo, mostra la dovuta cautela. E’ una neofita di queste procedure e per questo è misurata in questa sua prima uscita pubblica.

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