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Guazzabuglio golf club

Guazzabuglio golf club

28 Marzo 2023 | by Enzo Colarusso
Guazzabuglio golf club
Politica
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La questione campo da golf prende sempre più piede nel panorama del dibattito pubblico cittadino. Fermo restando che non vi è alcuna pregiudiziale nei confronti di coloro che con denari propri intendono porre in essere un’attività qualsivoglia è però opportuno analizzare a fondo quanto sta accadendo attorno a questa che nacque come un boutade al tempo della campagna elettorale e che invece ora va assumendo connotati di vero e proprio business. C’è una società che si chiama Antum Immobiliare Spa.
Questa società fa parte della holding Basile Investment Group, la stessa che ha acquistato il Grand Hotel Italiano pensando ad un rilancio in grande stile dell’immobile e collegandolo al costituendo campo golf che dovrebbe sorgere nella zona nordest di Benevento con l’obiettivo di accogliere i visitatori di questa struttura. Ora, Antum ha chiesto la variante urbanistica da “zone E – agricole” a “zone D3 – produttive turistiche” di alcuni terreni per abbattere alcuni casolari e costruire la club House del campo da Golf. Antum ha fretta di realizzare il Campo Pratica, fondamentale, per la formazione e la didattica sportiva del gioco del Golf e condicio sine qua non imposta dal CONI e dalla Federazione italiana Golf.
Antum è coadiuvata dalla società Iniziativa, che fa parte della piattaforma di advisory dell’Istituto per il Credito Sportivo che supporta Antum per la elaborazione del piano di fattibilità che consente di valutare la sostenibilità dell’iniziativa. Le lungaggini burocratiche di prassi non agevolano Antum, in commissione Urbanistica i tempi sono scanditi dal dibattito e la società di Basile ha premura di realizzare almeno il campo didattico e la scuola di Golf sollecitata dal CONI. Il problema è che il terreno dove impiantare campo e scuola golf è agricolo e quindi i lavori li può fare solo un imprenditore agricolo. Ed ecco che spunta TIERRA SAMNIUM GOLF CLUB, società  sportiva dilettantistica a responsabilità limitata il cui 75% del capitale azionario è appannaggio di Flavian e Consuelo Basile, figli di Giuseppe, che a sua volta di questa società è amministratore unico e che Antum ha presentato nello SCIA per ristrutturare il casolare del contadino per farne la scuola e realizzare il campo didattico.
Alla SCIA la Antum ha allegato il Piano Sviluppo Aziendale obbligatorio per dimostrare l’attività dell’imprenditore agricolo indicando come tale la società TIERRA SAMNIUM GOLF CLUB. E tuttavia, tale società non è agricola e poi nel piano di sviluppo si fa riferimento a coltivazioni da effettuare su 90 ettari che però sono gli stessi sui quali Antum vuole fare il grande campo golf con annesse strutture turistiche ricettive. Una situazione leggermente ingarbugliata nella quale in commissione Urbanistica si è consumata una sensibile frizione tra maggioranza e opposizione. Opposizione che in serata è uscita con una nota di Alternativa Benevento.
“Non è in discussione il merito dell’intervento privato né le sue finalità – spiegano gli esponenti Dem – ma su alcuni punti è necessario un approfondimento. A partire dai contenuti della variante al Puc proposta, per noi inadeguata a un intervento di natura prettamente imprenditoriale di così ampia portata. Inoltre, occorre chiarire se la recente richiesta di autorizzazione presentata dalla società “Tierra Samnium Golf Club” costituisce una formale rinuncia al campo di Golf o un tentativo propedeutico di eseguire lavori di sistemazione delle aree”.
“Proseguendo – continuano i consiglieri del Pd – andrebbero chiarite diverse incongruenze tra quanto riportato nella relazione al progetto in merito alla mancanza di vincoli di natura paesaggistica e le informazioni presenti nel sito “Sitap Ministero della Cultura” che evidenzia la presenza di un vincolo ex art. 142 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) relativo al corso d’acqua denominato “Vallone delle Cornacchie”. Infine, appare necessaria la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), richiesta per legge quando si modifica una destinazione d’uso”.
“Nessun atteggiamento pregiudiziale, da parte nostra, – conclude il gruppo Pd – ma prima di procedere, anche a tutela dei privati investitori, sarebbe opportuno fugare ogni elemento di criticità”.

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