O tempora, o mores. Clemente Mastella torna a tuonare contro i vertici del San Pio. Lo ha fatto con estrema circospezione ai tempi del dolce idillio col presidente della Regione, lo fa oggi scevro del fardello che lo teneva ob torto collo legato al Salernitano. Il sindaco di Benevento si affida ai social per sferrare un attacco, in stile “ginettaccesco”, e quante volte Egli ha parlato per voce di Gino Abbate, al direttore generale Morgante che in soli sei mesi si è giocata la credibilità presso di Lui. “Ritengo inaccettabile il comportamento della dirigente del san pio che ignora la grammatica istituzionale e pensa di risolvere con un lettera al giorno a suo favore da parte dei suoi amministrati. Noi vogliamo il bene del nostro ospedale e stimiamo il personale che vi lavora nella sua articolazione ma vorremmo lavorare in sintonia per il bene della nostra comunita ‘. Le risposte burocratiche che ci sono venute sono stonate con il disegno unitario che ci sta a cuore”.
I rapporti sono assai deteriorati e per quanto la stessa Morgante faccia professione di moderazione la frattura appare assai vistosa. Figlia del tramontato rapporto con De Luca, si intende. E tuttavia, al Mastella proprio non va giù il fatto che si venga meno alla “grammatica istituzionale”, che nei suoi confronti ci si permetta l’ardire di non tributare la giusta riverenza, che si manchi addirittura agli inviti. Non che abbia tutti i torti, si intenda, ma anche Lui deve accettare il decorso dei tempi e delle mutate stagioni e un po della strafottenza del Governatore nei suoi confronti. Appare ovvio che faccia bene il sindaco a sottolineare l’andamento non certo virtuoso del maggiore ospedale cittadino e sotto sotto la distanza da De Luca lo mette in una posizione di maggiore libertà nell’esprimere, senza rischiare incrinature, ciò che ha in animo.
“Ma ecco verso noi venir per nave”, col Dante Day ci calza a pennello. Non sarà “Caron dimonio” ma riappare Fulvio Martusciello che intervenire nei fatti beneventani. Era dal tempo delle elezioni che se ne erano perse le tracce ed ora va in soccorso della Morgante definendo “strumentali” quelle parole. “L’accusa di sgarbo istituzionale, rivolta alla manager per aver disertato un incontro, nella realtà nasconde la delusione di chi non vede soddisfatte le proprie ambizioni”, dice l’europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. “E’ singolare, infatti, che il sindaco di Benevento si accorga solo ora dello sfascio della sanità sannita di cui omette di essere responsabile, insieme al Presidente della Regione Campania e all’intero Pd. Maria Morgante, al di là della parte politica che rappresenta , è una dirigente di grande professionalità costretta ad operare in un contesto difficile dovuto sopratutto alla scelta incomprensibile di De Luca, di non aprire il pronto soccorso di Sant’Agata dei Goti ingolfando così quello dell’ospedale San Pio”.
E sulla questione interviene, in modo diplomatico, anche il consigliere regionale del PD Mortaruolo. “Il tema della Sanità, in questo territorio in special modo, è in testa all’agenda di chiunque si occupi di politica o ricopra incarichi amministrativi, in primis il Sindaco della città capoluogo”, scrive Mortraruolo che aggiunge. “L’unica cosa che tuttavia mi preme sapere, al netto della carta di Bucarest e dei dati dell’Ocse, è quali iniziative il primo cittadino intenda suggerire per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario del San Pio e dare nuovo impulso all’intero comparto. Ritengo utile l’apertura di un dibattito sulla questione e pertanto mi aspetto una proposta circostanziata su cui ragionare”.