Mercoledi la dead line per la questione Ato e sua diramazione gestionale. Il CdA ha ribadito la rinuncia a Samte che ora dovrà essere sciolta ma per i lavoratori non ci dovrebbero essere problemi anche se la guardia resta altissima. Si è consumato, pertanto, l’ultimo strappo in un contesto che possiamo definire completamente mastelliano, ma in mertito alla questione Mastella è rimasto assolutamente silente. Prova di democrazia e quindi libertà di scelte? E qui si pone l’interrogativo maggiore. Samte “bonificata”, nei confronti della quale i comuni debitori hanno saldato il conto, Benevento primo fra tutti, oggi si ritrovano senza il risultato di tanto sacrificio. Ato ha scelto il gestore a totale natura pubblica. Si chiamerà forse Sannio Ambiente, come riporta il Mattino di oggi, ma il nome è secondario.
Primario, invece, resta da capire cosa ci sia sotto la pervicacia di Iacovella e del CdA, così grande da imbastire un braccio di ferto con la Provincia e vincerlo e in senso lato con il sistema mastelliano di cui l’Ato stesso è espressione. Dopo il 29, dopo l’invio a Napoli alla Corte dei Conti degli atti che preludono alla nuova società si aprirà un nuovo scenario che è quello del confronto. Lo ha anticipato Renato Parente, lo ha ribadito oggi il senatore Matera che ha messo in guardia l’Ato dalle azioni “inaudita altera parte” citando il caso acqua e quelle delibere bocciate dalla Corte dei Conti, ma sostanzialmente non biasima la decisione di Iacovella di non avvalersi dei servigi di Samte.
le dichiarazioni nel video che segue