Antonella Pepe e Floriana Fioretti insieme nella direzione nazionale del nuovo PD targato Elly Schlein. Ieri a Roma la comvention che ha sancito l’ufficialità del nuovo corso “schleiniano”, neologismo assai brutto ma che presto potremmo trovarcelo ripetuto ad ogni piè sospinto. Un partito che rinasce dalle proprie ceneri, un po come l’araba fenice, o che almeno ci sta provando dopo la debacle elettorale e i numeri impietosi che ne decretano la catabasi. Ma il vento di primavera della Elly sembra dare già i suoi primi effetti. A partire dall’unità che si intende affermare e che prende avvio dalla elezione di Stefano Bonaccini a presidente e non è un dato per nulla marginale visto che il partito è sostanzialmente diviso in due.
Occorre far convivere l’anima riformista con quella antagonista e di certo non sarà impresa semplice ma ancora di più riportare l’asse del pèartito a sinistra, disarticolarlo dai salotti e dai caminetti radicalchic e magari ricatapultarlo presso quell’elettorato che lo ha abbandonato e dal quale si deve ripartire. Un lavoro durissimo, una palingenesi che però appare irrimandabile. In questo contesto la presenza della Pepe e della Fioretti rappresentano un dato interessante anche perchè le cosiddette aree interne potrebbero trovare spazio all’interno dell’agenda politica della nuova segreteria. Vento di novità. Antonella Pepe, che non raccoglie molta fortuna nel partito a Benevento, è premiata dal posto in direzione.
No a capibastone e cacicchi, la Schlein fa capire che non ci saranno roccheforti e presidi inespugnabili. E la Pepe non può che sposare la battaglia
le dichiarazioni nel video che segue
