Ancora alta la eco delle polemiche scatenatesi dopo la relazione del presidente di Confindustria Benevento Vigorito a margine dell’Assemblea generale al Teatro Comunale. Le considerazioni dell’industriale dell’eolico rivolte al mondo politico ed istituzionale riunito nel Massimo beneventano sono state assai sferzanti e non tutti hanno ritenuto di assorbirle con il dovuto aplomb, anche perchè scarso è stato quello utilizzato dallo stesso Vigorito.
In sostanza, il presidente ha utilizzato una buona fetta di prolusione del suo intervento dedicandola al problema delle energie alternative, ai mancati piani energetici, alla difesa dell’economia legata alle nuove tecnologie che provvede al siostentamento di migliaia di famiglie in una delle provincie a più alto tasso di disoccupazione di spopolamento dell’intera regione.
Un abbrivio di intervento tutto impostato sul settore suo di competenza che è sembrato affetto da “sgrammaticatura isituzionale”, ormai impazza la felice quanto elegante locuzione di Mastella e che ripropone, insieme ad altre cose viste ieri mattina al Corso Garibaldi a quel sussurrato conflitto di interessi che molti pensano e pocchissimi, quasi nessuno dice, del Vigorito uno e quadruplo e che lui stesso fa poco po nulla per nascondere.
E tuttavia, al di la di questo le sue parole sono piaciute molto poco al presidente della Provincia Lombardi che oggi, nel suo intervento in Consiglio provinciale, è tornato sull’argomento delle pale eoliche a Pietrelcina esprimendo la sua contrarietà anche con una battuta, alludendo all’aureola sul capo del santo molto meglio di qualche pala, e affondando i colpi in maniera assai diretta
