La pace tra Umberto Del Basso De Caro e Vincenzo De Luca. Bonaccini li ha uniti, dopo anni di battaglie terribili, ma li ha accomunati nella eguale sconfitta alle primarie. Un riavvicinamento nato nella sfortunata comune adesione al cavallo sbagliato, benchè il partito sia particamente diviso quasi a metà e la cosa forse non depone a favore di quella serenità che ci si attende dopo mesi di lotte intestine. Ovvio che le distanze tra bonacciniani e schleiniani sono assai sensibili ma i secondi ora determinano le sorti del partito, benchè la stessa Elly abbia subito fatto intendere che ogni rendita del passato, anche tra i suoi, verrà azzerata. L’attesa è breve, il 12 marzo la nuova segretaria farà capire come impostare la sua idea di partito. Tornando a noi, De Caro e De Luca fanno la pace. Qualcuno li ha anche visti abbarcciarsi nell’emiciclo del Comunale, ieri all’Assemblea Generale di Confindustria, ma è lecito pensare che sia un accomodamento dettato dalla contingenza politica. Il nuovo corso della Shlein. Per Umberto Del Basso De Caro si tratta di ricercare la sintesi tra due visioni del mondo della sinistra, quella riformista e quella antagonista incarnata dalla segretaria.
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