Dapprima la votazione dei membri sanniti nella’mbito del Cionsorzio Sannio-Alifano. Lombardi, Parisi e Ruggiero la triade designata alla rappresentanza con scrutinio segreto con tanto di urna. Poi la questione del ciclo dei rifiuti che rischia seriamente di emulare quella dell’acqua e non è una notizia positiva.
Oggi, la seduta del Consiglio provinciale ha provveduto a risolvere a metà la vertenza dando conto della verifica effettuata dalla società di rating incaricata della valutazione economico-finanziaria della partecipata i cui esiti sembrano essere favorevoli. Giovedi però si torna in aula per il responso dei revisori dei conti e la cosa lascia perplessi sull’organizzazione dei lavori. Ma questo è davvero marginale, più serio è il contesto generale.
La Provincvia ha sancito il 30 marzo la dead line per scaricare sull’Ato l’intera materia ma l’Ato esprime dubbi sulla solidità della Samte e allora si fa strada la possibilità che l’Eda faccia scelte diverse affidando l’onere della gestione degli impianti ad un privato o anche ad un’azienda pubblica che si prenda la briga di assumere tutta la forza lavoro e ripartire da zero gestendo anche l’impiantistica. Per la Provincia l’importante è chiudere il cerchio. “La Regione si è fatta carico della bonifica del cdr di Casalduni e della discarica di Sant’Arcangelo”, dice il presidente Lombardi
L’opposizione osserva la dinamica delle cose. Per il capogruppo del PD Ruggiero il rischio è che davvero la situazione si accartocci su sè stessa dando luogo ad una riedizione della vicenda del distretto idrico sannita.
A margine della seduta asembleare una riunione tecnica tra Lombardi e i vertici di Samte con la comunicazione di quanto è stato deciso e di quanto si prospetterà per l’immediatio futuro.