Dopo i mesi convulsi legati alla costituzione del distretto idrico, le tante polemiche scatenate da una vicenda che ha vissuto i suoi momenti di massima tensione tra ottobre e febbraio, fino ad arrivare alle ultime battute vissute sull’asse Corte dei Conti-Tar, la questione dell’acqua subisce un momento di stanca o apparentemente di stanca. Il ricorso al Tar voluto dal sindaco di Baselice Ferella. In realtà il parterre di avvocati che Eic e Comune di Benevento ha allestito sta lavorando per controbattere il collegio opposto che difende le ragioni del Comune di Baselice, una contrapposizione in apparenza scontata a vantaggio dei vari Abbamonte e Contieri ma che ha fatto registrare un primo round appannaggio di coloro che difendono il comune fortorino. E’ una questione assai delicata e sulla quale balla una quantità enorme di denaro, interessi per un totale di 520 milioni di euro, ed appare ovvio che le pressioni siano fortissime. A tutto questo va aggiunto quanto è da riferirsi alla diga di Campolattaro, la grundnorm di tutta l’operazione, e che presto vedrà scatenarsi la corsa per le gare d’appalto e i conseguenti lavori. Qui però persistono criticità idrogeologiche rilevate dalle perizie commissionate dalla stessa Provincia di Benevento per una spesa di 170mila euro e che abbiamo esposto a più riprese nel corso dei nostri approfondimenti. Oggi sia Mastella che Lombardi sono stati a Napoli, entrambi per l’apertura dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, Mastella anche per un vertice di maggioranza in Regione, ed è plausibile che abbiano affrontato anche il discorso legato al parere negativo espresso a proposito del Piano d’Ambito e dello statuto del distretto idrico sannita che ha mandato, per il momento all’aria, i piani della Regione che spingeva sull’accelartore per arrivare in tempi brevi all’obiettivo. Obiettivo ancora lontano. In attesa di sapere se il Governo abbia in animo o meno di prorogare i poteri sostitutivi al presidente De Luca in materia di gestore unico, fa sentire la sua voce il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, anche lui tra i più critici nei confronti di questa vicenda, secondo il quale l’esigenza prioritaria è che i territori siano coinvolti di più e meglio in tutta questa storia.
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