C’è unità nel Pd campano? Parrebbe proporio di si e già questo appare una notizia. Dopo la lunga traversata nel deserto, che non è per nulla terminata, ora si attende che il congresso nazionale elegga Stefano Bonaccini e poi che si espanda l’unguento della concordia in un partito che si è perso dietro faida tra bande, lunghi coltelli, vendette personali. Un clima che permane, si intenda, ma ora con la proposta unitaria di Rosetta D’Amelio alla guida di una federazione regionale, che non sia più una mera sommatoria di altrettante federazioni provinciali ma un oprgano capace di guidare davvero le sorti della ripresa dal baratro in cui è precipitato il PD, le perplessità si fanno meno ingombranti. La già presidente del Consiglio Regionale è intervenuta, insieme al consigliere regionale Petracca ad una convention a sostegno dell’opzione Bonaccini in quel di San Martino VC ospiti del sindaco Pisano. C’era anche il segretario del Pd irpino Pizza, e sappiamo le traversie di quella federazione, a suggellare questa volontà di ritrovare l’unità perduta e lei, Rosetta, ha subito fatto intendere quali siano le peculiarità che l’hanno indotta ad accettare un incarico che, dice, l’ha sottratta ad una stagione di sane letture ma che per ora ha i connotati tutti ancora da delineare.
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