Altrabenevento e Gabriele Corona sempre più min prima linea sulla questione acqua. L’associazione è ormai a pieno titolo attore di una battaglia sociale e politica a suon di documenti e di rivelazioni che finoscono per assumere un rilievo di primaria grandezza nelle maggiori questioni che riguardano il territorio. Quello sull’acqua è solo l’ultimo grande impegno in cui Corona e la sua associazione stanno infondendo il massimo dell’impegtno. Il parere della Corte dei Conti ha posto l’accento su tutta una serie di inizoiatove tenednti a sensibilizzare i sindaci e in sei hanno adito il Tar ed ora sono chiamati all’impoegno improbo contro il parterre de roi di professionisti che Benevento e la Regione hanno dispiegato per vincere la prova. Intanto Altrabenevento chiama in causa Mastella “che ha scaricato sull’Eic la responsabilità delle delibere sbagliate dei comuni per l’adesione a Sannio Acque e Forgione che chiede ai sindaci di fare l’ennesimo errore: approvare una relazione Economico-finanziaria tratta dal Piano d’Ambito non approvato.
Eppure, finora, proprio lui ha anticipato tutte le decisioni in merito alla costituzione della società mista, la relativa quota di adesione del privato e il capitale sociale dei singoli comuni, prima ancora delle deliberazioni del Consiglio di distretto Sannita, assunte con il voto favorevole dei sette rappresentanti del Comune di Benevento nominati proprio da Mastella e cioè Martignetti, Mignone, Palladino, Tomaciello, Cilento, Coviello e Zeppa.
Il coordinatore del distretto, Pompilio Forgione, anche lui di fede mastelliana, cerca di farsi coraggio, non si dimette dopo i clamorosi errori (scelta della forma di gestione senza adeguata motivazione, bozza di statuto di Sannio Acque che non consente il controllo pubblico, schema di delibera inviato ai comuni senza Piano d’Ambito e Piano Economico Finanziario) e si meraviglia per la decisione della Corte dei Conti della Campania perché, a suo avviso, quella del Molise ha espresso un parere nettamente diverso sulle delibere di adesione all’ Azienda Speciale Regionale Molise Acque.
Sbaglia ancora, Forgione, perché il caso è nettamente diverso. Infatti la forma di gestione totalmente pubblica del nuovo gestore del Molise è stata decisa a seguito della adozione del Piano d’Ambito e relativo Piano Economico Finanziario unico per tutta la Regione trasmesso formalmente ai Comuni.
Invece il Consiglio di distretto Sannita ha deciso la forma di gestione pubblico privata il 25 ottobre del 2022, cioè TRE MESI PRIMA della adozione del Piano d’Ambito Distrettuale e relativo Piano Economico Finanziario adottato il 20 gennaio 2023 e NON inviato ai Comuni.
Forgione sa che questo è il problema ma pensa di poter rimediare con una idea geniale: i Comuni sanniti devono approvare una relazione Economico Finanziaria che lui fornirà, estratta dal Piano d’Ambito.
Ci sarà da ridere !
Siamo sicuri che aderiranno i sindaci di fede mastelliana e quelli del PD al traino, ma gli altri, sempre più numerosi, ricorderanno a Forgione e Mastella che la gestione del servizio idrico non può essere frutto di improvvisazione con la proposta di atti totalmente illegittimi.”