“Non siamo in un’aula di Tribunale, come ama riprenderci il Sindaco, tuttavia sembra che la legge si applichi ancora a Palazzo Mosti, così come a Via Traiano. Nell’attesa di leggere il provvedimento della Corte dei Conti in merito alla delibera di adesione allo statuto Sannio Acque srl, possiamo già dire che molti dei rilievi sollevati dai consiglieri di opposizione nelle commissioni consiliari prima e successivamente in consiglio comunale, erano più che fondati” Cosi in una nota i consiglieri di Civico22 che intervengono sulla decisione della Corte dei Conti
Numerose sono le illegittimità sia dello schema di delibera che dello statuto, che sono state puntualmente evidenziate nella seduta consiliare, così come era immediatamente apparsa evidente la necessità di allegare e conoscere il Piando d’Ambito, così come l’imprescindibilità di un’approfondita analisi dei costi-benefici prima di assumere qualsiasi determinazione. Tutto ciò è mancato e le conseguenze erano più che prevedibili, anche se aver avuto ragione, in questi casi, lascia una certa amarezza.
A questo punto sembra inevitabile che tutte le delibere votate dai Comuni del Distretto in fretta e furia, respingendo caparbiamente qualsiasi invito proveniente dall’opposizione ad una maggiore prudenza, saranno travolte da questa pronuncia. Eppure si trattava di decidere del bene più prezioso per il pianeta, l’acqua, e di decidere per i prossimi trent’anni.
Come consiglieri di Civico22 non possiamo non evidenziare come questo sia l’ennesimo atto che esclude la popolazione dalla partecipazione ai processi democratici, una modalità raffazzonata che da sempre condanniamo, inammissibile su un tema così critico.