Parla Antonella Pepe. Per la prima volta dopo il fallimento del tentativo di commissariamento della federazione provinciale del PD di Benevento, che pure aveva trovato un certo suo fondamento ma mai una sua ufficializzazione definitiva la “zarina del Mediocalore”, come ebbe a definirla ironicamente Francesco De Pierro all’epoca della sua miliatanza tra i Dem, esce allo scoperto e rintuzza le pesanti affermazioni che sono provenute dalla ristabilità nomenklatura provinciale di stampo decariano che non solo si reinsedia ma evita il congresso essendo valido quello di Molinara del febbraio dell’anno scorso.
“Prevaricazione arrogante e somara”, Cacciano in modo lapidario così liquidò le manovre romane dei “giovani turchi” dimostrando che il decarianismo più puro di risorse ne posdsiede ancora e che la propria leadership non la molla tanto facilmente.
Dimostrato che il gioco a chi “ce l’ha più lungo” ha evidenziato la superiorità decariana, è sul dibattito sulla prossima segrerteria nazionale che ora si concentra la battaglia. E se De Caro vira su Bonaccini, lei è portacolori della Schlein e ne articola il ragionamento.
