La tregua armata che pare vada affermandosi a Palazzo Mosti. A tenere alto il tenore dello scontro ci ha pensato Noi Campani con la nota polemica nei confronti del presidente della Provincia Lombardi sulla questione Samte, con consequenziale risposta dello stesso Lombardi. Ma è a Palazzo Mosti che si concentra, come è ormai noto, il dibattito di una buona fetta di maggioranza nei confronti del sindaco di cui si chiede l’intervento per raffreddare la presunta voracità del cosiddetto “cerchio magico”. Mastella nicchia, in questo momento ha a cuore la questione dell’acqua e allora si trasforma nel “cunctator” per eccellenza per tenere a freno l’impeto “cadreghista” di coloro che chiedono di più da lui. Il sindaco ha catechizzato i più intraprendenti assicurando che le competenze saranno prese in considerazioni e domani, con molta probabilità, incontrerà il consigliere del gruppo misto Picariello per affrontare anche il nodo dirigenti, da sempre uno dei terreni di scontro più caldi. All’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale ci sono anche i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze di condanna e qui è la sequela dei provvedimenti disciplinari a carico di Gabriele Corona a farla da padrona, tutti risoltisi con l’affermazione dell’ex funzionario del Comune e i cui effetti ricadono su Palazzo Mosti. Picariello ed altri non intendono fare da utili idioti per una responsabilità, affermano, che fa capo ai dirigenti o al dirigente competente per materia. Ma il borsino dei rapporti tra parte della maggioranza e Amministrazione è sostanzialmente stabile come sostiene anche Renato Parente, il capo dei pasdaran di Mastella.
Lunedi in aula si potrà verificare se la tregua stabilita regga oppure no. Molto dipenderà da come uno stanco Mastella saprà gestire la questione idrica, dal punto di vista di ciò che potrà assicurare ai suoi scalpitanti epigoni.
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