“Crediamo sia necessario, però, fare un breve inciso per chiarire ai cittadini di corsa parliamo – continua – poiché riscontriamo tutti i giorni che molti di questi non sanno cosa stia succedendo sul fronte acqua in provincia di Benevento. Dunque, la scorsa estate vi è stata una storica scissione nell’Ambito Distrettuale “Calore-Irpino”, sperando e rendendo autonome le province di Avellino e Benevento per quel che riguarda il governo delle risorse idriche. Seguiva la necessità di costituzione della società mista pubblico-privata Sannio Acque Srl, per affidare ad un unico gestore tutti i 78 comuni del Sannio, con i 31 comuni gestiti da Alto Calore, tra cui Pietrelcina, che andranno a confluire nel nuovo schema. Una decisione presa dall’Ente di governo d’ambito, nel caso di specie il Distretto Sannita, che ha scelto la forma di gestione del servizio idrico integrato individuandola nella società mista pubblico-privata.
Questo in sintesi quanto accaduto fino ad oggi, per dovere di chiarezza verso i cittadini.
Tornando a quanto accaduto nell’ultima settimana, vi è stata un’improvvisa accelerazione con la richiesta a svariati comuni di deliberare al più presto rispetto a quanto su esposto, motivando l’urgenza con una nota dell’Ente Idrico Campano che sollecita in tal senso per evitare rischi di carattere amministrativo. Da qui la calendarizzazione anche nel nostro comune di questo punto all’ordine del giorno.
Senza entrare nei dettagli tecnici, durante il consiglio comunale abbiamo chiesto, come gruppo “Avanti Pietrelcina”, il rinvio del punto a data da destinarsi, con la maggioranza che ha convenuto con noi e quindi la seduta è stata aggiornata per avere più tempo di approfondire le carte.
Siamo intervenuti in tal senso, in linea anche con le osservazioni del Sen. Domenico Matera, perché riteniamo che non si possa discutere il futuro di una comunità dal punto di vista della gestione idrica, vista e considerata la traumatica esperienza vissuta finora con Alto Calore purtroppo anche a Pietrelcina, con una deliberazione affrettata senza poter approfondire le carte. Riteniamo indispensabile anche coinvolgere i cittadini sanniti nel processo decisionale.
Inoltre, abbiamo evidenziato come la bozza di statuto arrivata in consiglio dal Distretto Sannita, preveda la presidenza del CdA in via permanente al Comune di Benevento, come se tutti i 77 comuni della provincia non avessero pari dignità. Crediamo che la gestione dell’acqua nella nostra provincia vada presa sul serio, uscendo dalle logiche politiche del momento, poiché riguarderà almeno i prossimi 30 anni per la nostra comunità”