Distretto idrico, sfuriata di Forgione: “i dissidenti giocano seriamente col commissariamento”
Politica
Pompilio Forgione non ci sta e parte, lancia in resta, contro tutti coloro che avanzano dubbi e perplessità nei confronti della giustezza e della ineluttabilità del nuovo distretto idrico sannita. Forgione tira in ballo i balbettii del PD. “Il voto unanime con cui il Consiglio del distretto idrico di Avellino ha approvato lo Statuto provinciale è un segnale che dovrebbe far riflettere quanti, nel Pd e nel centrosinistra sannita, hanno preferito la logica del conflitto permanente, preferendo un partitismo dal sapore fazioso alla responsabilità istituzionale che avrebbe consigliato invece condivisione e coralità d’intenti”. Non contento attacca anche quello che chiama “pseudo-civismo”, in soldoni Altrabenevento, con cui esponenti del PD sindaci e quant’altri “giocano a fare sponda nel tentativo d’intralciare il percorso verso il nuovo regime normativo in tema di affidamento della risorsa idrica, senza nessuno spirito di collaborazione e con un’ incoerenza politica evidente.” Pompilio Forgione cita l’esempio di Avellino dove ” si lavora insieme senza pregiudizi partitici e odi di parte per ottenere risultati concreti” mentre a Benevento “prende il sopravvento il rancore politico e si procede a colpi di ostruzionismo e carte bollate. L’intero processo è guidato dai vertici della Regione Campania che notoriamente sono proprio del Pd”, tiene a precisare il coordinatore del distretto idrico sannita. Forgione, come altri esponenti mastellisti, fa riferimento al commissariamento che incomberebbe dietro l’angolo e cita il dirigente regionale Belgiorno e che cioè “senza l’adozione degli Statuti e gli adempimenti sollecitati dalla Regione, arriverebbe Invitalia spa per verificare la disponibilità degli investitori sul mercato, tagliando fuori completamente i Comuni e le comunità locali che i Sindaci rappresentano. Noi giochiamo per il Sannio e per impedire quello che sarebbe un commissariamento in piena regola”. Di diverso avviso quei sindaci, sei in tutto e non delle comunità più folte della provincia, che invece individuano in questa soluzione l’avvento dei privati nel controllo della gestione pubblica del bene acqua in aggiunta alle perplessità circa il crisma col quale si è proceduto e che è stato anche oggetto di aspro ma proficuo dibattito lunedi scorso nel Consiglio comunale di Benevento. Costoro ricorrono al TAR e a sentir loro anche con qualche speranza di riuscire a porre rimedio, a loro avviso, ad una situazione poco ortodossa e dettata dalla fretta irrefrenabile di chiudere i giochi entro l’8 febbraio. Forgione e per lui Mastella, ha in tasca il via libera della quasi totalità dei comuni, il voto a larghissima maggioranza al piano d’ambito ne è una prova, la delibera del consiglio comunale del comune capoluogo e dei comuni più grandi ne sono una prova ulteriore…. Non si spiega la ragione di questa presa di posizione. Ma Forgione, che è persona seria e competente, di certo sa cosa intende.
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