La vicenda Dema approda a Roma. I rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm hanno incontrato a Montecitorio i parlamentari di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, tra cui i parlamentari eletti nel Sannio Francesco Rubano e Marco Cerreto. La questione si trascina da anni e mantiene in uno stato di incertezza oltre 150 lavoratori dello stabilimento di Paolisi che ieri l’altro hanno nuovamente protestato bloccando la circolazione della Statale Appia. La protesta si rivolge nei confronti dei vertici di Mediobanca, proprietaria di Dema e quindi di Cam che ha come business plan il taglio di interi quadri in Puglia e Campania e sono sordi alle istanze dei sindacati che invocano invece l’apertura di un tavolo di trattative per arrivare ad un negoziato che scongiuri i tagli. “Abbiamo immediatamente chiesto ai nostri referenti politici di verificare la reale volontà del fondo di investimento sul destino degli stabilimenti campani e pugliesi. Altre iniziative saranno avviate a breve per impedire che un asset strategico, nei tessuti produttivi di due regioni meridionali, finisca disgregato”, questa la dichiarazione della interlocuzione politica che attacca l’immobilismo che ha caratterizzato gli ultimi sei mesi considerata la presentazione di un concordato preventivo da parte dell’azienda che sarà discusso tra pochissimi giorni dal Tribunale di Napoli. I sindacati si dicono moderatamente soddisfatti di quanto è stato assicurato loro. Il segretario regionale dei metalmeccanici della Cgil Massimiliano Guglielmi.
Segue servizio