breaking news

Distretto idrico, sei sindaci contestano lo statuto: “De Luca chiarisca i molti lati oscuri”

Distretto idrico, sei sindaci contestano lo statuto: “De Luca chiarisca i molti lati oscuri”

28 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Distretto idrico, sei sindaci contestano lo statuto: “De Luca chiarisca i molti lati oscuri”
Politica
0

La vicenda della costituzione della società pubblico-privata che dovrà gestire il sistema idrico integrato della provincia di Benevento. Molti i punti non chiariti, molte le perplessità a partire dallo statuto che al momento risulta sottoposto all’attenzione dei comuni che dovranno far parte del costituendo consorzio ma che non si sa chi lo abbia redatto e che per altro prevede la nomina da parte del socio privato di minoranza dell’Amministratore Delegato che normalmente è il Legale Rappresentante della Società.

Insomma, si intende conoscere meglio i dettagli di questa vicenda nella quale la cosa che più appare evidente è la fretta con la quale si vuole pervenire alla “normalizzazione” della situazione, all’assegnazione delle “cadreghe”, cosa di primaria importanza, puntando come spauracchio il commissariamento di Invitalia che manderebbe in fumo le aspettative dei privati piuttosto che quelle del pubblico.

 

Sono solo sei i sindaci, che tutti assieme non assommano alla popolazione di tre piazze di Napoli, che pongono questa questione e che l’articolano, primi cittadini dei comuni di Baselice, Fragneto Monforte, San Lupo, Sant’Arcangelo Trimonte, San Nazzaro e Sassinoro che hanno inviato a De Luca una pec che pubblichiamo in forma integrale.

 

Nella lettera espongono le loro articolate posizioni. I comuni più grandi, tutti allineati a difesa del principio politico di tutta questa storia, rimangono ben stretti a guardia di un processo che si deve realizzare senza se e senza ma e pure alla svelta.

Egregio Presidente,
è opportuno considerare la Sua nota prot. 2023/218/UDCP/GAB/GAB del 4 gennaio 2023 con la quale, esercitando i poteri sostituitivi in oggetto indicati, ha invitato e diffidato i sindaci del Sannio a “provvedere, per quanto di rispettiva competenza, alle determinazioni in ordine al modello di gestione secondo quanto deliberato dai competenti Consiglio di distretto e Comitato esecutivo di EIC, ad assumere i consequenziali provvedimenti relativi alla costituzione della società cui affidare il Servizio Idrico Integrato, e a farli pervenire all’Amministrazione regionale, entro e non oltre il termine del 20 gennaio”. Nella seduta del 25 ottobre 2022 il Consiglio di Distretto Sannita dell’EIC ha stabilito che il nuovo Gestore Unico deve essere una società a capitale misto pubblico-privato senza aver prima approvato il Piano d’Ambito con relativo piano economico finanziario e quindi senza motivare la necessità della partecipazione di un privato.
Con la delibera n. 69 del 8 novembre 2022, alla scadenza del termine assegnato dal decreto-legge n. 115/2022 all’Ente Idrico Campano per la nomina del Gestore Unico, il Comitato Esecutivo dell’EIC ha approvato la forma di gestione pubblicoprivata proposta dal Consiglio di Distretto Sannita “quale soluzione in grado di contemperare l’interesse dei Comuni ad esercitare forme stringenti di controllo sulla società e sul servizio pubblico essenziale” ed ha “chiesto al Coordinatore del Distretto di favorire l’immediata costituzione di una società tra i Comuni del Distretto, che possa fungere da socio pubblico di maggioranza del nuovo gestore e da soggetto attuatore della gara a doppio oggetto utile all’affidamento del servizio ed all’individuazione del socio privato”. COMUNE DI BASELICE Protocollo Partenza N. 689/2023 del 27-01-2023
Doc. Principale – Copia Documento
Dal giorno successivo i poteri sostitutivi per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato nel Sannio sono stati a Lei trasferiti ma, nonostante ciò, il 16 gennaio scorso il Coordinatore del Distretto Sannita, Pompilio Forgione, ha inviato a tutti i sindaci del Sannio la lettera prot. in partenza 0000905, che qui si allega, con la quale richiamata la Sua diffida, trasmette la bozza di delibera da sottoporre per l’approvazione ai consigli comunali sanniti per l’adesione alla società pubblicoprivata con allegata bozza di “statuto”. Forgione non chiarisce perché si è assunto la responsabilità di inviare tali atti, considerato che i poteri dell’EIC per la nomina del gestore unico sono a Lei trasferiti, e neppure spiega chi ha approvato tali proposte e con quali atti. Si limita a scrivere “E’ stata redatta la bozza di statuto della costituenda società mista ed uno schema di atto deliberativo che ciascun comune potrà adottare …” Da chi è stata redatta questa bozza di statuto che prevede la nomina da parte del socio privato di minoranza dell’Amministratore Delegato che normalmente è il Legale Rappresentante della Società? Si rischia, se non si chiarisce la provenienza di tali proposte, che la bozza di statuto posta tra i documenti della annunciata gara per la scelta del socio privato del nuovo gestore, risulti decisa dai Comuni chiamati ad approvarla. Le segnaliamo che recenti sentenze e pareri (tra gli altri la sentenza del TAR Lazio
5118/2018 e anche la Deliberazione della Corte dei Conti dell’Umbria del 2 ottobre 2019) hanno stabilito che il “controllo pubblico” non è configurabile per la sola presenza della partecipazione maggioritaria delle pubbliche amministrazioni socie, ovvero quando ciascuna di essa detiene una quota inferiore al 51%, e non sussiste qualora vi siano vincoli statutari che dispongano il necessario consenso del socio privato per decisioni amministrative di natura straordinaria.
È proprio il caso “nostro”. Infatti, la bozza di statuto proposta da Forgione, prevede che le decisioni più importanti siano assunte con maggioranze tali da rendere sempre indispensabile il consenso del socio privato “di minoranza”. In tal modo il “controllo pubblico stringente” diventa solo un inutile enunciato di principio che non si traduce in pratica. Segnaliamo, infine, che la Corte dei Conti dell’Umbria, con la citata Deliberazione, ha segnalato anche che la partecipazione a forme di aggregazione con siffatti statuti potrebbero configurare profili di responsabilità amministrativa, trattandosi di potestà pubbliche che, oltre a rendere doverosa l’attuazione di comportamenti a tutela dei propri poteri pubblici di controllo, impattano direttamente sugli esiti della gestione delle partecipate e di riflesso sul bilancio consolidato nonché sull’equilibrio finanziario degli enti soci.

COMUNE DI BASELICE
Protocollo Partenza N. 689/2023 del 27-01-2023
Doc. Principale – Copia Documento
È evidente, per i motivi innanzi detti, che gli scriventi non possono proporre al consiglio comunale l’approvazione delle bozze di delibera e di statuto trasmessi dal coordinatore del Distretto dell’Ambito Sannita dell’EIC, Pompilio Forgione. Attendiamo, quindi, suoi chiarimenti e determinazioni. I Sindaci firmatari:

Lucio Ferella – Sindaco Comune di Baselice

Luigi Facchino – Sindaco di Fragneto Monforte
Franco Mucci – Sindaco di San Lupo
Giovanni Manganiello – Sindaco di San Nazzaro
Rocco Rossetti – Sindaco Sant’Arcangelo Trimonte
Luca Apollonio – Sindaco di Sassinoro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *