Lo avevano anticipato e sono stati di parola. I consiglieri di opposizione tutti non hanno partecipato ieri alla Conferenza dei Capigruppo e non si sono presentati nemmeno stamattina per la nuova riunione della commissione congiunta Ambiente-Lavori Pubblici. Stiamo parlando della questione del distretto idrico sannita o sistema idrico integrato la cui vicenda è un vero e proprio caso politico. La gran mole di carte, tra Piano d’Ambito e Statuto del costituendo distretto, fatta pervenire in extremis ha sollevato un vespaio di polemiche con l’opposizione che arriva addirittura a parlare di illegittimità della delibera approvata ieri dalle commissioni riunite.
Maggioranza che si appella al regolamento e ribatte che i documenti erano a disposizione dei consiglieri 24 ore prima che si riunissero ieri al quinto piano. Un contraddittorio aspro che segna il tramonto, proprio sulla questione idrica, di qualla sorta di idillio che collegava maggioranza e opposizione proprio in sede di commissione e che non era vista con occhio benevolo da Mastella che ha posto un imperativo politico e di indirizzo perchè si votasse la deliobera da portare mertedi 31 al cospetto dell’assise cittadina. Dal canto suo l’opposizione parla “apertis verbis” di forzatura politica e di ulteriore lottizzazione “cadreghista”. Giovanna Megna di Civico22
Risoluta la reazione del presidente della Commissione Lavori Pubblici Gigi Scarinzi che paventa una sorta di strumentalizzazione politica nell’atteggiamento della minoranza e fa appello al senso di responsabilità in relazione all’approvazione di un documento che è politico e che serve a scongiurare il rischio del commissariamento più volte fatto balenare da Napoli.
Da registrare anche la reploca del senatore Matera al coordinatore del distretto idrico Forgione. “Nello statuto manca il parere preventivo obbligatorio dell’Organo di revisione economico-finanziario sulla proposta di deliberazione di adesione alla Società Sannio Acque Srl il cui schema sarebbe dovuto essere trasmesso ai Comuni ma di cui c’è alcun richiamo o riferimento”. Per il parlamentare di Bucciano “se i Comuni vi avessero fatto o facessero affidamento sullo schema di delibera, così come proposto dal Coordinatore del Distretto Sannita dell’EIC, avrebbero adottato o adotterebbero un atto illegittimo.”
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