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Acqua, Distretto sannita: accelerazione affidata a Forgione

Acqua, Distretto sannita: accelerazione affidata a Forgione

18 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Acqua, Distretto sannita: accelerazione affidata a Forgione
Politica
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Si deve fare in fretta perchè i termini scadono ed è necessario scongiurare lo spettro di Invitalia. Parliamo del distretto idrico sannita e della pressione che il presidente De Luca sta esercitando affinchè i consigli comunali dei comuni sanniti forniscano la loro adesione a statuto e delibera del nuovo soggetto che dovrà gestire le sorti idriche della provincia sannita. Forgione ha convocato, come scrive l’edizione del Mattino di oggi, per venerdi il Consiglio di distretto che dovrà deliberare sul piano d’ambito e formalizzare in questo modo la nascita del distretto stesso. Una operazione che subisce accelerazioni vistose e lascia assai perplessi molti sindaci che di aderire hanno poca intenzione. E si allude a quelli dei due Fragneto, uniti in un consorzio a sè stante, Baselice, San Nazzaro ma anche ai 31 dell’Alto Calore il cui concordato è stato accolto dal Tribunale di Avellino. Insomma, non è poi tutto così fluido come lo si vuole dipingere. Il termine ultimo, oltre il quale non si può andare è l’8 di febbraio ma entro il 31 bisogna avere già le idee chiare il che significa che i consigli comunali, in primis quello beneventano con tutto il suo carico di livori per le recenti polemiche, dovranno votare quasi a scatola chiusa e senza perdere tempo lo schema di delibera e di statuto per l’adesione, sulla scorta di documenti per i quali occorrerebbe tempo per assorbirne la ratio. Tempo che non c’è. Bisogna arrivare alla scadenza a ranghi compatti perchè il distretto idrico sannita o Sannio Acque, come lo si vorrebbe chiamare, innesca tutto un processo di altre condizioni come quella legata alla depurazione delle acque della diga di Campolattaro e alla potabilizzazione, un affare da 600 mln che risolve una volta per tutte il problema della sete a Benevento. E’ da li che arriverà, quando sarà, l’acqua potabile, niente più Biferno per nessuno. E allora sarà curioso vedere come la prenderanno i notabili della parte alta e ricca del capoluogo sannita che oggi pagano alla stessa tariffa della maggioranza della città acqua pura che altri nemmeno immaginano, come reagiranno dinanzi a questa prospettiva, sapendo che saranno in 5 o in 7 a decidere per tutti. Per ora si procede con Pezzapiana ma il dado sembra essere irrimediabilmente tratto. Sannio Acque garantirà anche qualche cadrega in più e per Mastella, architetto di questa operazione, l’occasione di tacitare qualche mugugno dei frondisti interni.

 

 

 

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