Il giorno di Gino Abbate a rapporto dal sindaco Mastella. Un colloquio durato poco di un’ora e al quale ha partecipato anche il coordinatore dell’ente idrico sannita Pompilio Forgione. Mastella prosegue nel suo itinerario diversificato per comprendere il malessere di suoi consiglieri che sostanzialmente è di carattere “cadregatorio” e con Gino ha affrontato, in modo serafico, i problemi che da ormai due settimane sono diventati di dominio pubblico.
Il consigliere regionale e il suo “cahier de doleances” compreso in una cartellina color celeste, le cose da riferire al sindaco e che non rendono giustizia a quei consiglieri frondisti che non hanno affatto gradito il metodo utilizzato da Mastella di parlare ad ognuno dividendo il fronte. Alla fine del confronto Mastella si è mostrato in pubblico per la prima volta dopo le ferie natalizie ma non ha inteso rilasciare dichiarazioni.
Gino Abbate invece si è intrattenuto ribadendo, sostanzialmente, che il momento di tensione non costituisce rischio per la stabilità della maggioranza ma che a Mastella è stata presentata l’esigenza di alcune modifiche che appaiono improcrastinabili. E puntualizza che non esiste alcun cerchio magico ma mette in guardia quanti, anche tra i dirigenti, presumano di dettare l’agenda e rivendichino anche loro la quota parte di cadreghismo
Che non vi sia alcuna tentazione oltranzista e che il chiarimento sia nei solchi e nei parametri dell’attuale status quo Abbate lo definisce assai nettamente. E quindi chi si aspettava tracolli deve rimettere nel cassetto ogni aspettativa. Nessun rimpasto è all’orizzonte, almeno per ora.. Nelle prossime ore Mastella vedrà i rappresentanti di Noi Campani Palladino e Farese e Panunzio che dei sei appare forse il più agguerrito.
le dichiarazioni nel servizio che segue
