L’arrivo del sindaco previsto in nottata, una vacanza americana che avrebbe voluto godersi in ben altro modo. E invece, al sindaco il tempo in Flrida è trascorso dovendo anche badare alle bizze di Ginettaccio, ai mugugni dei consiglieri che stanno fuori dalla famosa stanza dei bottoni ed ambiscono ad entrarvi, agli interessi più o meno legittimi ma politicamemte inopportuni di assessori, vicepresidenti di provincia e quant’altro per se e per i suoi. Mastella avrà molto da lavorare al suo ritorno. Userà la voce grossa di chi intende se stesso alla maniera del Marchese del Grillo, oppure sarà diplomatico e garantirà qualcosa anche a coloro che ha escluso dal grosso giro lottizzatorio? Saprà resistere alla tentazione di mandare tutto a monte, come fece un paio di anni fa, oppure davvero minaccerà di far saltare il banco e buonanotte al secchio? Lo scopriremo solo vivendo. Quello che però possiamo immaginare è che non accadrà nulla di irreparabile; nessuna crisi, nessun rimpasto, forse un avvicendamento di quegli assessori sacrificabili, nessuna follia collettiva. Mastella catechizzerà le velleità dei più incazzati e concederà loro qualcosa senza spostare gli equilibri che resteranno saldamente inchiodati allo status quo. C’è però, al di la di come evolveranno gli eventi, la questione etica che si fa strada. Figli, nipoti, cognate e fratelli imperversano in questo valzer di accaparramenti. Giovanni Zanone ribadisce anche a noi ciò che ha detto a De Blasio sul Sannio Quotidiano
L’opposizione è in attesa di capire. Fuori da ogni logica prestare il fianco alle motivazioni dei 6 frondisti di ispirazione, si fa per dire, abbatiana. Floriana Fioretti è concisa.
